LE CICALE NOSTRANE – Chi è stata la più spendacciona delle squadre italiane al termine dell’ultimo calciomercato? Lotta durissima a tre, con Roma, Juventus e Napoli a giocarsi la vittoria finale. Pjanic e Gago hanno però giocato un ruolo fondamentale nello sprint finale con la Roma che ha chiuso con una spesa complessiva di 58,43 milioni contro i 50,5 bianconeri e i 42,15 partenopei. Ma se facciamo un calcolo complessivo, tra entrate e uscite, il club torinese chiude col peggior saldo complessivo aggiudicandosi così il premio di “Cicala” estiva. Marotta, infatti, non è riuscito a far cassa con alcuni giocatori che alla fine sono rimasti a Torino (Amauri, Iaquinta, Pepe su tutti) riuscendo così ad accumulare con le vendite appena 10,5 milioni. Sabatini per il nuovo progetto giallorosso ha speso molto di più, ma è riuscito a far cassa (25,67 milioni) grazie anche alle cessioni dei vari Vucinic e Menez… senza dimenticare quel Borriello rimasto a Roma per un soffio. In rosso anche le casse del Napoli: De Laurentiis, in vista della Champions League, ha sborsato tantissimo rientrando
solamente di 10 milioni grazie soprattutto alla cessione di Ruiz (8) al Valencia. Nella categoria “cicale”, rientrano anche la Fiorentina (che non ha incassato praticamente nulla), Siena, Atalanta e Cagliari mentre il Palermo nonostante la cessione di Pastore chiude leggermente in negativo anche perché nelle casse della società sono entrati "solamente" 23 milioni (sui 43 spesi dal PSG): il resto è stato diviso tra bonus e pendenze varie.
UDINESE RICCHISSIMA – Poche invece le formichine, ovvero le squadre che sono riuscite a chiudere con un saldo positivo. Vincitrice per distacco (e che distacco!!) l’Udinese della famiglia Pozzo che ha perso per strada i vari Zapata, Inler e Sanchez guadagnando una montagna di soldi pari a 66 milioni. Di tutti questi euro, i bianconeri ne hanno investiti solamente una decina per scovare nuovi giovani talenti, proseguendo in una politica ormai consolidata e vincente che accompagna l’Udinese da oltre 15 anni. Bene, anzi benissimo, anche Genoa e Parma che hanno chiuso con un saldo positivo rispettivamente di +14 e + 16, grazie soprattutto alle cessioni dei vari Criscito e Dzemaili. Tra le “formichine” estive anche Bologna, Catania, Chievo e Lecce.
INTER E MILAN, PRATICAMENTE IN PARI – Tra i top club nostrani, le due milanesi hanno confermato l’intenzione di volersi uniformare sempre più ai paletti imposti da Platini per l’ormai celebre fair play finanziario. I rossoneri, campioni in carica e con un’intelaiatura consolidata, hanno puntellato alcuni reparti con acquisti low cost, mentre i nerazzurri hanno dovuto vendere Eto’o per rimpolpare e soprattutto ringiovanire una rosa con un’età media sopra i 30 anni. Branca è stato praticamente perfetto, perché il saldo finale nerazzurro recita un – 0,2, mentre Galliani si è concesso un solo lusso: quell’El Shaarawy prelevato dal Genoa, con la speranza di essersi assicurato un potenziale fenomeno, che ha costretto il Milan a chiudere con un meno 4.
NEL DETTAGLIO IL SALDO (in milioni di euro) DI TUTTE LE SQUADRE DI A:
ATALANTA (- 8,6) / BOLOGNA (+ 4,04) / CAGLIARI (- 8) / CATANIA (+ 3,8) / CESENA (- 4,6) / CHIEVO (+ 5,75) / FIORENTINA (- 12,95) / GENOA (+14,08) / INTER (- 0,2) JUVENTUS (- 40) / LAZIO (- 4,6) / LECCE (+ 4,305) / MILAN (- 4) / NAPOLI (- 31,75) / NOVARA (- 2,95) / PALERMO (- 4,045) / PARMA (+ 16) / ROMA (- 32,76) / SIENA (- 7) / UDINESE (+ 55,9)
fonte: Eurosport
solamente di 10 milioni grazie soprattutto alla cessione di Ruiz (8) al Valencia. Nella categoria “cicale”, rientrano anche la Fiorentina (che non ha incassato praticamente nulla), Siena, Atalanta e Cagliari mentre il Palermo nonostante la cessione di Pastore chiude leggermente in negativo anche perché nelle casse della società sono entrati "solamente" 23 milioni (sui 43 spesi dal PSG): il resto è stato diviso tra bonus e pendenze varie.
UDINESE RICCHISSIMA – Poche invece le formichine, ovvero le squadre che sono riuscite a chiudere con un saldo positivo. Vincitrice per distacco (e che distacco!!) l’Udinese della famiglia Pozzo che ha perso per strada i vari Zapata, Inler e Sanchez guadagnando una montagna di soldi pari a 66 milioni. Di tutti questi euro, i bianconeri ne hanno investiti solamente una decina per scovare nuovi giovani talenti, proseguendo in una politica ormai consolidata e vincente che accompagna l’Udinese da oltre 15 anni. Bene, anzi benissimo, anche Genoa e Parma che hanno chiuso con un saldo positivo rispettivamente di +14 e + 16, grazie soprattutto alle cessioni dei vari Criscito e Dzemaili. Tra le “formichine” estive anche Bologna, Catania, Chievo e Lecce.
INTER E MILAN, PRATICAMENTE IN PARI – Tra i top club nostrani, le due milanesi hanno confermato l’intenzione di volersi uniformare sempre più ai paletti imposti da Platini per l’ormai celebre fair play finanziario. I rossoneri, campioni in carica e con un’intelaiatura consolidata, hanno puntellato alcuni reparti con acquisti low cost, mentre i nerazzurri hanno dovuto vendere Eto’o per rimpolpare e soprattutto ringiovanire una rosa con un’età media sopra i 30 anni. Branca è stato praticamente perfetto, perché il saldo finale nerazzurro recita un – 0,2, mentre Galliani si è concesso un solo lusso: quell’El Shaarawy prelevato dal Genoa, con la speranza di essersi assicurato un potenziale fenomeno, che ha costretto il Milan a chiudere con un meno 4.
NEL DETTAGLIO IL SALDO (in milioni di euro) DI TUTTE LE SQUADRE DI A:
ATALANTA (- 8,6) / BOLOGNA (+ 4,04) / CAGLIARI (- 8) / CATANIA (+ 3,8) / CESENA (- 4,6) / CHIEVO (+ 5,75) / FIORENTINA (- 12,95) / GENOA (+14,08) / INTER (- 0,2) JUVENTUS (- 40) / LAZIO (- 4,6) / LECCE (+ 4,305) / MILAN (- 4) / NAPOLI (- 31,75) / NOVARA (- 2,95) / PALERMO (- 4,045) / PARMA (+ 16) / ROMA (- 32,76) / SIENA (- 7) / UDINESE (+ 55,9)
fonte: Eurosport









0 commenti:
Posta un commento