26 gennaio 2012

Il colpo di frusta cervicale nei piloti automobilistici

Rivista "Motormedia": rubrica a cura del Dott. Massimo Massarella, Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia della mano, del polso e del gomito presso la Casa di Cura Villa Stuart

Il cosiddetto “colpo di frusta cervicale” è una patologia traumatica caratterizzata da un meccanismo accelerativo/decelerativo di trasferimento di energia sul collo che solitamente si verifica in seguito a collisioni dirette e indirette durante la guida.

Questo evento può dar luogo a sua volta a lesioni ossee, muscolari o legamentose del rachide cervicale. Le manifestazioni cliniche correlate includono dolore, contrattura muscolare sino ad arrivare nei traumi maggiori a lesioni radicolari transitorie e a vere e proprie paralisi degli arti sia superiori che inferiori.

Dalla letteratura si evince che negli automobilisti non sportivi oltre 300 su 100.000 richieste di prestazioni di pronto soccorso riguardano questa patologia ed il dato è in continua evoluzione.
La colonna cervicale è una sorta di trave segmentata costituita da sette vertebre unite da legamenti e distanziate tra loro da
cuscinetti cartilaginei detti dischi intervertebrali.

Le lesioni a carico di queste strutture possono essere dovute ad azioni di compressione flessione (piegamenti in avanti), estensione (piegamenti all’indietro), flessione laterale, rotazione e forze di taglio trasversali.

L’importanza clinica di questi traumi si rileva dal fatto che all’interno delle vertebre si trova il midollo spinale e da esse si dipartono i nervi che conducono la sensibilità e motricità a carico degli arti.

Sintomatologia: si può evidenziare immediatamente (o dopo un
intervallo di alcune ore) attraverso una sensazione di “perdita di sensibilità agli arti” o di difficoltà a muoverli. Constatato ciò è dunque possibile che ci si trovi di fronte ad un interessamento anche del midollo o di radici nervose, una situazione che si riscontra nei traumi ad alto impatto energetico. In altre situazioni cliniche si riscontra solitamente contrattura muscolare, rigidità della colonna, dolore, a volte associati a cefalea e vertigini.

I piloti, per prevenire questo tipo di traumi, usano oggi dei sistemi integrati al casco e uno di questi è il collare Hans: si tratta di un collare in carbonio che ha l’obiettivo di proteggere il collo e la testa del pilota durante gli impatti.
Questo sistema è differente nella sua inclinazione a seconda che si tratti di piloti di vetture da Turismo e Rally con una inclinazione a 20°, o di vetture Formula dove si preferisce una inclinazione a 30° compatibile con la diversa posizione di guida.

La diagnosi di questa patologia traumatica segue dei criteri che vanno dalla radiografia standard del rachide cervicale, alle radiografie dinamiche in massima flessione estensione del collo, sino ad arrivare alla RMN con o senza mezzo di contrasto nel caso di traumi maggiori.

Il trattamento consiste nel riposo e nel semplice utilizzo del collare di Scanz da indossare per 7/10 giorni, nell’assunzione di analgesici e miorilassanti nei traumi discorsivi senza lesioni legamentose mentre nei traumi con instabilità cervicale e sintomi radicolari importanti si può arrivare a interventi chirurgici quali la stabilizzazione cervicale interna o sistemi esterni provvisori di contenimento.

Per info e contatti:
Casa di Cura Villa Stuart
Tel: 06. 35528200 - 06. 35528308
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