20 marzo 2008

Calcio: la moviola in campo del CNR

Ci volevano gli scienziati del Cnr per soccorrere i poveri segnalinee, spesso alle prese con una vista non proprio degna di Superman. Dopo una lunga ed elaborata ricerca, l'Issia-Cnr (Istituto di studi sui sistemi intelligenti per l'automazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche), ha presentato oggi a Roma un sistema che permette di azzerare gli errori arbitrali grazie al supporto di scienza e tecnologia.

A mettere fine alle canoniche polemiche della domenica sera (e spesso del lunedì), consentendo di stabilire con esattezza e segnalare la posizione di pallone e giocatori, è un sistema di rivelazione made in Italy, basato su immagini registrate ed elaborate da telecamere installate lontano dal campo e trasmesse su un personal computer dotato di apposito software. La sperimentazione, svoltasi durante la passata stagione nello stadio Friuli di Udine, è stata avviata nel marzo 2006 dopo l'approvazione dell'International Board della Fifa e si è conclusa nel maggio scorso con la consegna dei prototipi da parte dell'Issia-Cnr alla Figc. Un sistema che risolverebbe il problema degli errori arbitrali, come spiega il direttore dello stesso istituto, Arcangelo Distante: "Sono sistemi innovativi e avanzati a livello internazionale che per l'Italia avrebbero il valore aggiuntivo di supporto alla trasparenza degli eventi sportivi. La sperimentazione effettuata allo stadio Friuli di Udine - ha aggiunto Distante -, ha confermato l'efficacia dei tre prototipi per la rivelazione del goal fantasma, del fuorigioco e degli eventi nell'area di rigore. I prototipi sono provvisti di sensori di rilevamento ottico dotati di una risoluzione spaziale di gran lunga superiore a quella dell'occhio umano".

Precisione, riservatezza e trasparenza sarebbero le principali qualità di questo sistema. "La tecnologia è assolutamente non invasiva per le strutture - assicura il direttore Distante - e per le persone presenti sul campo di gioco e sugli spalti. I sensori sono infatti posti in alto sulle tribune e non interferiscono con la partita. Inoltre, in accordo con le direttive Fifa, vengono segnalati in tempo reale alla direzione arbitrale via radio, senza interruzione di gioco. Le tecnologie dunque non si sostituiscono ma sono di supporto all'arbitro nel prendere la decisione. Infine, i sistemi sono basati su tecnologie aperte e di facile utilizzo".

Siamo davvero alla fine del "dagli all'arbitro"? In teoria sì, ma in pratica, ne siamo certi, assolutamente no.

fonte: www.sportnews.it
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