
Il consumo di vino era proibito agli atleti che partecipavano alle Olimpiadi dell’antica Grecia tanto che un sacerdote all’ingresso dello stadio ne controllava l’alito per scoprire e squalificare coloro che ne avessero fatto uso.
Il problema del metabolismo dell’alcol e pratica sportiva è tuttaltro che secondario ed ha implicazioni sia per le norme antidoping che regolano determinate discipline e sia per l’effetto dell’alcol sul metabolismo e sulla prestazione sportiva.
Innanzitutto bisogna dire che per alcol si intende una classe piuttosto vasta di composti organici ma generalmente ci si riferisce al principale componente: l’alcol etilico o etanolo.
Questo è un nutriente, non essenziale, energetico (fornisce 7,1 kcal per grammo di sostanza; 1 grado alcolico corrisponde a 0,79 grammi di alcol, pari a 5,5 kcal), strutturalmente molto simile ai carboidrati.
La velocità di assorbimento dell’alcol dipende da vari fattori come la quantità, la qualità, e la gradazione alcolica della bevanda ingerita. Anche la presenza, la qualità e la quantità del cibo contenuto nello stomaco giocano un ruolo importante.
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