I team "ribelli" di Formula 1 si preparano a lanciare un campionato alternativo. Le 8 squadre che fanno parte dell'associazione delle scuderie (Fota) hanno annunciato la decisione che segna la rottura nelle trattative con la Federazione internazionale (Fia). La Fota contesta il regolamento che il presidente della Fia, Max Mosley, punta a introdurre nel Mondiale 2010. La Fia vuole limitare il budget delle scuderie, che sinora hanno chiesto invano la definizione di una governance più chiara e trasparente per gestire in maniera equilibrata il circus.
"Queste squadre non hanno alternativa rispetto all'inizio della preparazione di un nuovo campionato che rifletta i valori dei suoi partecipanti e dei suoi partner", si legge nella nota diffusa dall'associazione che comprende Ferrari, McLaren-Mercedes, BMW-Sauber, Toyota, Red Bull, Renault, Brawn GP e Toro Rosso. "Questo campionato avrà una governance trasparente e un unico regolamento. Favorirà l'ingresso di nuovi membri e ascolterà i desideri dei tifosi. Inoltre, offrirà costi più bassi agli spettatori di tutto il mondo, ai partner e agli azionisti. I piloti più importanti, i marchi, i promoter e le compagnie associate tradizionalmente al più alto livello dello sport motoristico saranno tutti impegnati in questo nuovo campionato", prosegue il comunicato, diramato dopo un vertice nel quartier generale della Renault, a Enstone.
I membri della Fota "hanno rifiutato di modificare la loro iscrizione con riserva al Mondiale 2010". Oggi, secondo le indicazioni della Fia, scadono i termini per la presentazione delle iscrizioni alla prossima stagione. Le 8 squadre riunite nell'associazione hanno presentato una richiesta condizionata nella vana attesa di un'intesa con Mosley.
"Sin dalla formazione della Fota a settembre dello scorso anno, i team hanno collaborato e cercato di coinvolgere la Fia e il detentore dei diritti commerciali (Bernie Ecclestone, ndr) per sviluppare e migliorare lo sport. La crisi finanziaria mondiale, un fenomeno senza precedenti, ha inevitabilmente posto la comunità della Formula 1 davanti a grandi sfide", dicono i team ricostruendo i passaggi della vicenda.
"La Fota è orgogliosa di aver adottato le misure più concrete nella storia del nostro sport per ridurre i costi. In particolare, i team legati a case costruttrici hanno fornito assistenza alle squadre indipendenti, alcune delle quali oggi non sarebbero in gara senza le iniziative della Fota", prosegue la nota, nella quale si fa riferimento al sostegno garantito in particolare alla Brawn GP.
fonte: SKY Sport
"Queste squadre non hanno alternativa rispetto all'inizio della preparazione di un nuovo campionato che rifletta i valori dei suoi partecipanti e dei suoi partner", si legge nella nota diffusa dall'associazione che comprende Ferrari, McLaren-Mercedes, BMW-Sauber, Toyota, Red Bull, Renault, Brawn GP e Toro Rosso. "Questo campionato avrà una governance trasparente e un unico regolamento. Favorirà l'ingresso di nuovi membri e ascolterà i desideri dei tifosi. Inoltre, offrirà costi più bassi agli spettatori di tutto il mondo, ai partner e agli azionisti. I piloti più importanti, i marchi, i promoter e le compagnie associate tradizionalmente al più alto livello dello sport motoristico saranno tutti impegnati in questo nuovo campionato", prosegue il comunicato, diramato dopo un vertice nel quartier generale della Renault, a Enstone.
I membri della Fota "hanno rifiutato di modificare la loro iscrizione con riserva al Mondiale 2010". Oggi, secondo le indicazioni della Fia, scadono i termini per la presentazione delle iscrizioni alla prossima stagione. Le 8 squadre riunite nell'associazione hanno presentato una richiesta condizionata nella vana attesa di un'intesa con Mosley.
"Sin dalla formazione della Fota a settembre dello scorso anno, i team hanno collaborato e cercato di coinvolgere la Fia e il detentore dei diritti commerciali (Bernie Ecclestone, ndr) per sviluppare e migliorare lo sport. La crisi finanziaria mondiale, un fenomeno senza precedenti, ha inevitabilmente posto la comunità della Formula 1 davanti a grandi sfide", dicono i team ricostruendo i passaggi della vicenda.
"La Fota è orgogliosa di aver adottato le misure più concrete nella storia del nostro sport per ridurre i costi. In particolare, i team legati a case costruttrici hanno fornito assistenza alle squadre indipendenti, alcune delle quali oggi non sarebbero in gara senza le iniziative della Fota", prosegue la nota, nella quale si fa riferimento al sostegno garantito in particolare alla Brawn GP.
fonte: SKY Sport









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