
I diritti televisivi globali del campionato italiano valgono 100 milioni di euro, meno di un terzo rispetto a quelli della Premier League, che possiedono un valore commerciale di 320 milioni di euro. La sproporzione tra le competizioni può essere letta anche attraverso questo semplice dato. Più in generale, violenza, incertezza, fuga dei fuoriclasse allettati dalle sirene spagnole o inglesi, stanno facendo perdere colpi allo sport nazionale per antonomasia. Ma i numeri fanno paura 3,5miliardi di euro è l’indebitamento nella Premier League così come nella Liga; 660milioni di euro, i debiti nella Bundesliga, 300milioni di euro, le perdite nella Serie A.
Dopo Kakà altri campioni (Ibra in primis) potrebbero migrare verso altri lidi, decisamente più opulenti con ricadute non indifferenti sul volume d'affari dell'ex campionato più bello del mondo. Il calcio dell'austerity all'italiana e del cimitero degli elefanti, com'è stato ribattezzato sprezzantemente dai media stranieri ha perso appeal. E verosimilmente la tendenza sarà rafforzata visto che la "legge Beckham", che consente ai calciatori che risiedono in Spagna da meno di 6 anni di pagare un'aliquota del 24%, nettamente inferiore rispetto al 43% previsto per gli spagnoli, rimarrà in vigore. L'accordo per l'approvazione di una mozione per la riforma della 'legge Beckham' è saltato per il dietrofront dei socialisti che avrebbero ceduto alle pressioni dei catalani del CiU (Converge'ncia i Unio'), contrari all'aumento della pressione fiscale. La Spagna e' il paese europeo con le aliquote fiscali più basse per quanto riguarda i calciatori stranieri.
Se non ci sarà una pronta ripresa, precisa il presidente della fgci Luigi Abete, "tra due anni perderemo una squadra in Champions League". "Il calcio tedesco sta per superarci", commenta il presidente federale "un'altra stagione magra come quella appena passata e per loro è fatta. Dietro inglesi e spagnoli poi ci sarebbero loro". La situazione, insomma, è difficile e sia le vacche magre del mercato, sia lo scarso ricambo generazionale attuato dai club non favoriscono una pronta rinascita.
fonte: sport.virgilio.it








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