15 dicembre 2009

I campioni del 2009 premiati dal presidente Napolitano

Le invoca oggi, come capo dello Stato, le sogna da primo tifoso per seguirle anche quando tra qualche anno non starà più al Quirinale. Giorgio Napolitano confida che l'Italia arrivi in fondo nella corsa alle Olimpiadi: si schiera apertamente, per il Paese, senza scendere in campanilismi perché la scelta tra Roma e Venezia per i Giochi del 2020 è una questione interna allo sport. "Sarebbe bello se nei prossimi anni si potesse svolgere un'Olimpiade in Italia così da poter raccontare al mondo come il nostro Paese abbia recuperato slancio", è l'augurio del presidente della Repubblica, che ha aperto ancora una volta le porte del Quirinale ai campioni del mondo azzurri del 2009.

"A volte - ha aggiunto - anche al presidente della Repubblica è lecito fare dei sogni. Venezia o Roma? Non mi schiero, fra tre anni non sarò più presidente, toccherà al mio successore". In attesa di consegnare il prossimo 18 gennaio a Giorgio Di Centa il tricolore che sfilerà alle Olimpiadi di Vancouver, Napolitano ha premiato gli iridati 2009, sottolineando come l'anno che sta per concludersi è stato decisamente al femminile. Napolitano ha esordito infatti salutando "la splendida onda rosa": in prima fila c'erano le ragazze d'oro del tennis, vincitrici della Fed Cup. E proprio Flavia Pennetta, che ha preso la parola a nome di tutti gli atleti presenti, ha chiesto al Capo dello Stato di fare una foto con il prestigioso trofeo. "La ringraziamo per il tempo che ci sta dedicando, cercheremo di portare alto il nome dell'Italia con lo sport", ha detto la tennista brindisina. A Napolitano lo sport sta a cuore, al punto che, dopo aver manifestato l'auspicio per l'appuntamento olimpico, è tornato ancora sulla questione del finanziamento automatico.

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