È ancora Castelletto di Branduzzo ad inaugurare la stagione iridata 2010. Primo podio di Dall’Era nell’Europeo. Borella in crescita.
Apertura stagionale del Mondiale Supermoto a Castelletto di Branduzzo, con molte novità ed una domenica di gare entusiasmanti. La nuova formula che riunisce le “vecchie” classi S1 ed S2 nell’unica S1, ed il Gran Premio impostato sulla lunghezza di tre manche in luogo delle due disputate sino allo scorso anno, ha rivitalizzato la specialità, determinando nel contempo un incremento notevole dello spettacolo. Nuovo anche il “monogomma”, assegnato quest’anno a Godentyre, significativo per i budget delle squadre, che possono ora contare su un prezzo medio dei “treni” inferiore di circa il 30% rispetto alla scorsa stagione, e su un nuovo montepremi messo in palio per ogni Gran Premio dal costruttore di pneumatici. Se si dovesse muovere una critica alla nuova formula dovremmo parlare dell’ordine di partenza, determinato dalla prove cronometrate solo per Gara 1, mentre quelle successive sono regolate dal risultato della gara precedente. Chiaro che un errore o un problema in una delle prime gare finisce per infflluire pesantemente sul risultato del Gran Premio.
Insieme al Mondiale ha preso il via anche il Campionato Europeo, anche quest’anno particolarmente agguerrito ed affollato.
Il Team Miglio KTM Young Riders Project si è avvicinato alla prima gara di Mondiale e di Europeo con le carte in regola per ben figurare, ma soprattutto per portare a compimento il progetto di cui si è fatto promotore.
Magnifica la domenica di Alberto Dall’Era, che ha centrato l’obiettivo del secondo gradino del podio, non distante dal “colpaccio”. Dopo aver ottenuto due secondi posti nella prime due gare, il bresciano è stato vittima di un’incertezza nella gara conclusiva, chiusa al settimo posto a causa di una partenza sfortunata. Contento del risultato finale, seppure insoddisfatto per la ppiega che ha preso gara 3, Dall’Era deve riconoscere che il suo avvio di Campionato è in sintonia con il programma ipotizzato per la stagione: un avvio di studio, con la determinazione a progredire senza porsi dei limiti in quanto a traguardi da raggiungere.
Meno “sereno” l’avvio del Mondiale di Edgardo Borella, che ha disputato una gara sofferta (e sfortunata) a causa di un piccolo problema fisico. Un fastidioso dolore al collo che ha senz’altro alterato almeno l’umore del piacentino. In buona evidenza durante la prima parte delle prove cronometrate, Borella ha iniziato a risentire delle non perfette condizioni fisiche già in Gara 1, che ha comunque chiuso in un una buonissima 11ma posizione. Scivolato alla partenza di Gara 2, conclusa quindi al 18° posto, Borella ha pagato la nuova formula di partenza avviandosi in Gara 3 dalla retrovie. Al termine del GP di Lombardia Borella è 15° assoluto.
Project vuol dire dare un’opportunità anche ai meno esperti. E così è stato per Marco Garbelotto, “matricola” del Team Miglio KTM Young Rider Project, che ha potuto fare il suo primo grande salto nel Supermoto “che conta”. Inizialmente inserito nel solo programma dell’Italiano, Garbelotto è invece stato schierato anche al via dell’Europeo.
La sintesi del Gran Premio di Lombardia è nella prima affermazione iridata del 2010 di Thierry Van Dden bosch, che ha vinto due delle tre manche del GP. Al secondo posto un grande Davide Gozzini, vincitore della gara conclusiva, ed al terzo Thomas Chareyre.
www.ktmsportitalia.it
Apertura stagionale del Mondiale Supermoto a Castelletto di Branduzzo, con molte novità ed una domenica di gare entusiasmanti. La nuova formula che riunisce le “vecchie” classi S1 ed S2 nell’unica S1, ed il Gran Premio impostato sulla lunghezza di tre manche in luogo delle due disputate sino allo scorso anno, ha rivitalizzato la specialità, determinando nel contempo un incremento notevole dello spettacolo. Nuovo anche il “monogomma”, assegnato quest’anno a Godentyre, significativo per i budget delle squadre, che possono ora contare su un prezzo medio dei “treni” inferiore di circa il 30% rispetto alla scorsa stagione, e su un nuovo montepremi messo in palio per ogni Gran Premio dal costruttore di pneumatici. Se si dovesse muovere una critica alla nuova formula dovremmo parlare dell’ordine di partenza, determinato dalla prove cronometrate solo per Gara 1, mentre quelle successive sono regolate dal risultato della gara precedente. Chiaro che un errore o un problema in una delle prime gare finisce per infflluire pesantemente sul risultato del Gran Premio.
Insieme al Mondiale ha preso il via anche il Campionato Europeo, anche quest’anno particolarmente agguerrito ed affollato.
Il Team Miglio KTM Young Riders Project si è avvicinato alla prima gara di Mondiale e di Europeo con le carte in regola per ben figurare, ma soprattutto per portare a compimento il progetto di cui si è fatto promotore.
Magnifica la domenica di Alberto Dall’Era, che ha centrato l’obiettivo del secondo gradino del podio, non distante dal “colpaccio”. Dopo aver ottenuto due secondi posti nella prime due gare, il bresciano è stato vittima di un’incertezza nella gara conclusiva, chiusa al settimo posto a causa di una partenza sfortunata. Contento del risultato finale, seppure insoddisfatto per la ppiega che ha preso gara 3, Dall’Era deve riconoscere che il suo avvio di Campionato è in sintonia con il programma ipotizzato per la stagione: un avvio di studio, con la determinazione a progredire senza porsi dei limiti in quanto a traguardi da raggiungere.
Meno “sereno” l’avvio del Mondiale di Edgardo Borella, che ha disputato una gara sofferta (e sfortunata) a causa di un piccolo problema fisico. Un fastidioso dolore al collo che ha senz’altro alterato almeno l’umore del piacentino. In buona evidenza durante la prima parte delle prove cronometrate, Borella ha iniziato a risentire delle non perfette condizioni fisiche già in Gara 1, che ha comunque chiuso in un una buonissima 11ma posizione. Scivolato alla partenza di Gara 2, conclusa quindi al 18° posto, Borella ha pagato la nuova formula di partenza avviandosi in Gara 3 dalla retrovie. Al termine del GP di Lombardia Borella è 15° assoluto.
Project vuol dire dare un’opportunità anche ai meno esperti. E così è stato per Marco Garbelotto, “matricola” del Team Miglio KTM Young Rider Project, che ha potuto fare il suo primo grande salto nel Supermoto “che conta”. Inizialmente inserito nel solo programma dell’Italiano, Garbelotto è invece stato schierato anche al via dell’Europeo.
La sintesi del Gran Premio di Lombardia è nella prima affermazione iridata del 2010 di Thierry Van Dden bosch, che ha vinto due delle tre manche del GP. Al secondo posto un grande Davide Gozzini, vincitore della gara conclusiva, ed al terzo Thomas Chareyre.
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