5 giugno 2010

Il pareggio che porta bene: Italia-Svizzera 1-1

Se si dovesse ragionare sulla scaramanzia, difficilmente l'Italia avrebbe potuto chiedere di meglio: nell'ultimo test amichevole prima del Mondiale, a Ginevra contro la Svizzera, gli azzurri non sono andati oltre il pareggio per 1-1, un risultato magari non troppo incoraggiante, ma buono per conservare i corsi e ricorsi storici. Già, perché già nel 1982 e nel 2006 l'Italia aveva pareggiato l'ultima amichevole prima del Mondiale proprio contro gli elvetici, con lo stesso risultato e sempre a Ginevra. E come poi sono andati a finire i due Mondiali lo sanno tutti.

Eppure, aneddotica a parte, l'Italia ha dato segnali di crescita rispetto alla pessima figura rimediata contro il Messico, pur non convincendo completamente contro un avversario che arrivava al test dopo un altrettanto scadente test (0-1) contro la Costarica. A meno di una settimana dall'inizio del Mondiale, la condizione non è certo delle migliori ma una minima reazione in fondo si è vista.
Il ct, come previsto, ha schierato le seconde linee adottando il 4-3-3, con Cossu e Quagliarella esterni d'attacco a sostegno di Pazzini: prova generale per Palombo al centro della linea mediana, dove Lippi è alla ricerca di un vice Pirlo. Con un'Italia ancora in affanno nella fase difensiva ad ogni tentativo della Svizzera di attaccare con l'inserimento per vie centrali, gli elvetici hanno avuto buon gioco a passare in vantaggio dopo 10', grazie ad una violenta conclusione da fuori dell'udinese Inler, che non ha dato scampo a Buffon. Svizzera più mobile, ma il pareggio (in realtà inatteso) dell'Italia è giunto dopo appena 4', con Quagliarella abile a beffare Benaglio di testa dopo avere vinto un contrasto aereo con Senderos. A far partire l'azione era stato Montolivo, autore di una prestazione dignitosa e in crescendo nel corso dell'incontro. Una rete, quella di Quagliarella, che ha avuto il merito di ridare fiducia all'Italia e vigore a una partita che si è avviata a un finale di tempo piuttosto equilibrato, per quanto privo di capovolgimenti di fronte frenetici.

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