18 settembre 2010

Cinelli triathlon true stories - ITU World champs series Grand Final

A Budapest va in scena la “Grand Final”, l’ultima prova di World Series, quella che sancisce definitivamente i migliori al mondo della stagione in corso.

Il podio della mattina: il tedesco Frodeno, campione olimpico in carica, lo spagnolo Gomez, campione del mondo 2008, il russo Alexandr “Sasha” Bryukhankov, recente medaglia europea U23, atleta Cinelli.

Tutto può cambiare, tutto può restare invariato. Nulla lascia presagire quello che poi sarebbe successo.

Lo scenario della capitale ungherese è drastico: cielo grigio e pioggia incessante; sul circuito cittadino, con strada bagnata, rischi e pericoli sono in agguato.

Inizia la prova. 1500 m a nuoto nella turbolente acque del Danubio.

I ragazzi Cinelli ci sono. Dmitry Polyansky, miglior nuotatore del circuito, come al solito, è davanti, Sasha Bryukhankov è nel gruppo pronto a difendere il terzo posto, Mescheryakov e Tutukin lo seguono.

Saltano in sella. Massima concentrazione.

Dopo pochi km il dramma per “Bryukha”: Tim Don, campione del mondo nel 2006, scivola all’uscita di una curva, cade rovinosamente, trascinando con se anche Kris Gemmel e Alexandr.

Brutta caduta. Ma si risale in sella. Sasha riprende la sua Strato ma capisce che qualcosa non va. Per lunghi interminabili secondi cerca di sistemare la ruota anteriore. Le telecamere della diretta lo riprendono, quasi a voler testimoniare lo sforzo e la tenacia di chi, nonostante tutto, vuole lottare, fino all’ultimo.

Riparte. Ma ha perso più di un minuto. Un’eternità. Questo sport non perdona.

Sasha lo sa, ma lotta, continua la sua gara.

Scende dalla bici. Inizia la frazione finale. Corre cercando di recuperare posizioni, ma è dura. Sasha è troppo indietro. Chiude al cinquantatreesimo posto. In classifica generale scivola dal terzo all’ottavo vivendo lo stesso dramma del campione olimpico Frodeno. In giornata no, il tedesco finisce quarantunesimo passando dal primo al quarto posto del ranking. Il podio mondiale viene stravolto. Inaspettatamente.

Mesi di allenamento, gare, viaggi, un attimo e tutto svanisce. Il bronzo mondiale era li e in un secondo è andato, un breve significativo episodio. Ma Bryukha è giovane e si rifarà.

Come dice Mark Allen, uno degli idoli di sempre del triathlon mondiale: “there is no failure, only feedback”.

Video: http://www.youtube.com/itutriathlon
Info sulla WCS: http://wcs.triathlon.org/
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