Azzurro vivo. L'Italia che esce dal Westfalen Stadion di Dortmund è una Nazionale che fa ben sperare per il futuro. Si può definire vivace l'amichevole giocata nello stadio dei ricordi mondiali, dove il 4 luglio 2006 gli azzurri staccarono il biglietto per Berlino con i gol di Grosso e Del Piero.
Gli unici reduci di quell'esperienza sono Buffon e De Rossi: per il resto, Prandelli ha rinnovato il gruppo attingendo da ben 14 squadre per disegnare la nuova Italia. Tra le novità più apprezzate l'inserimento dal primo minuto di Thiago Motta, che insieme a Ranocchia e Pazzini porta a tre il numero dei nerazzurri convocati in Nazionale: una bella rivincita per i tifosi interisti, da tempo pizzicati per la mancanza di italiani nella loro rosa.
Il ct azzurro ricompone due coppie divise dal calciomercato, una in difesa e una in attacco, il cui feeling è rimasto intatto: in difesa Ranocchia-Bonucci, i centrali la cui consacrazione è avvenuta nel Bari un anno fa; in attacco il tandem che ha fatto sognare i tifosi doriani fino allo scorso dicembre, quella coppia di cui ora la Genova blucerchiata è orfana.
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Gli unici reduci di quell'esperienza sono Buffon e De Rossi: per il resto, Prandelli ha rinnovato il gruppo attingendo da ben 14 squadre per disegnare la nuova Italia. Tra le novità più apprezzate l'inserimento dal primo minuto di Thiago Motta, che insieme a Ranocchia e Pazzini porta a tre il numero dei nerazzurri convocati in Nazionale: una bella rivincita per i tifosi interisti, da tempo pizzicati per la mancanza di italiani nella loro rosa.
Il ct azzurro ricompone due coppie divise dal calciomercato, una in difesa e una in attacco, il cui feeling è rimasto intatto: in difesa Ranocchia-Bonucci, i centrali la cui consacrazione è avvenuta nel Bari un anno fa; in attacco il tandem che ha fatto sognare i tifosi doriani fino allo scorso dicembre, quella coppia di cui ora la Genova blucerchiata è orfana.
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