Si chiama Halley Appleby, e giocava con la maglia del Brisbane. A 21 anni la sua vita si è fermata sul campo da rugby, dopo uno scontro di gioco con un avversario. Un placcaggio sfortunato, che gli ha procurato lesioni al cervello e alla spina dorsale. Le condizioni del ragazzo sono apparse subito disperate e una volta raggiunto l'ospedale, è risultato evidente che per lui non ci sarebbe stato nulla da fare. Domenica i medici ne avevano decretato la morte cerebrale e oggi i genitori hanno deciso di staccare la spina che lo teneva in vita.
Adesso l'Australia è raccolta nel dolore per la scomparsa di questo giovane ragazzo. Lo ha fatto anche James O'Connor, estremo dei Wallabies, che è stato compagno di scuola di Halley:
"E' una notizia devastante, a dir poco - ha detto O'Connor - Sono cresciuto con Halley e nei dormitori del Nudgee College, dormivamo a tre stanze di distanza. E' uno shock tremendo, lui era un ragazzo allegro, aveva sempre voglia di scherzare; tutti volevano stargli vicino. Amava moltissimo il rugby, era tutta la sua vita. In questo momento i miei pensieri sono rivolti ai suoi famigliari".
Ha voluto ricordare Halley anche James Horwill, che ha frequentato la stessa Università. "Si può essere investiti da una macchina mentre si attraversa la strada, ma quando giochi a rugby non pensi mai che ti possa succedere una cosa così, invece il rischio c'è sempre".
fonte: Eurosport
Adesso l'Australia è raccolta nel dolore per la scomparsa di questo giovane ragazzo. Lo ha fatto anche James O'Connor, estremo dei Wallabies, che è stato compagno di scuola di Halley:
"E' una notizia devastante, a dir poco - ha detto O'Connor - Sono cresciuto con Halley e nei dormitori del Nudgee College, dormivamo a tre stanze di distanza. E' uno shock tremendo, lui era un ragazzo allegro, aveva sempre voglia di scherzare; tutti volevano stargli vicino. Amava moltissimo il rugby, era tutta la sua vita. In questo momento i miei pensieri sono rivolti ai suoi famigliari".
Ha voluto ricordare Halley anche James Horwill, che ha frequentato la stessa Università. "Si può essere investiti da una macchina mentre si attraversa la strada, ma quando giochi a rugby non pensi mai che ti possa succedere una cosa così, invece il rischio c'è sempre".
fonte: Eurosport
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