Non è un capitolo del libro "Cuore" (chissà se Balotelli l'ha letto…), ma tutto sommato è un bel racconto di narrativa questo dell'Italia di Prandelli che soffre, diverte, si complica la vita e finisce per avvicinarsi sempre di più all'immagine che sembra quella del nostro paese. Che, pur arrancando, nonostante tutto va avanti.
L'Italia va avanti nonostante il Sud Africa, nonostante le epurazioni che risentono di un ricambio generazionale tardivo e incompleto e le mille difficoltà di un calcio nazionale che fatica a riorganizzare la sua immagine non da ieri, e nemmeno dal Mondiale vinto in Germania. Quindi prendiamo, e portiamo a casa questa striminzita vittoria con lo Slovenia che vale un Europeo.
Decide il gol di Pazzini nel finale, dopo tanti errori sottoporta - 2 L'Italia del primo tempo piace, e crea molto: ma soprattutto offre meno pause rispetto a quella vista a Torshavn e si dimostra molto autorevole fin dall'inizio, pur giocando un po' a sprazzi. Sono gli sprazzi che Balzaretti garantisce sulla sinistra, con dinamismi sicuramente efficaci ma dettati soprattutto da una condizione fisica già eccellente; ma anche quelli offerti da De Rossi, che interagisce bene con Pirlo e Montolivo in un gioco di incastri piuttosto puntuale. Piace anche Cassano che mette davanti alla porta un paio di volte Rossi e un'altra, con un delizioso scavetto, Thiago Motta che si ritrova a dover ragionare e calciare in un lampo. Non la sua specialità, soprattutto davanti alla porta avversaria. Cassano, che Firenze avrebbe disperatamente voluto, si fa rimpiangere con qualche invenzione, un paio di accelerazioni e una meraviglioso assist su impercettibile movimento di Rossi, più abile nel farsi trovare che nel concludere.
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L'Italia va avanti nonostante il Sud Africa, nonostante le epurazioni che risentono di un ricambio generazionale tardivo e incompleto e le mille difficoltà di un calcio nazionale che fatica a riorganizzare la sua immagine non da ieri, e nemmeno dal Mondiale vinto in Germania. Quindi prendiamo, e portiamo a casa questa striminzita vittoria con lo Slovenia che vale un Europeo.
Decide il gol di Pazzini nel finale, dopo tanti errori sottoporta - 2 L'Italia del primo tempo piace, e crea molto: ma soprattutto offre meno pause rispetto a quella vista a Torshavn e si dimostra molto autorevole fin dall'inizio, pur giocando un po' a sprazzi. Sono gli sprazzi che Balzaretti garantisce sulla sinistra, con dinamismi sicuramente efficaci ma dettati soprattutto da una condizione fisica già eccellente; ma anche quelli offerti da De Rossi, che interagisce bene con Pirlo e Montolivo in un gioco di incastri piuttosto puntuale. Piace anche Cassano che mette davanti alla porta un paio di volte Rossi e un'altra, con un delizioso scavetto, Thiago Motta che si ritrova a dover ragionare e calciare in un lampo. Non la sua specialità, soprattutto davanti alla porta avversaria. Cassano, che Firenze avrebbe disperatamente voluto, si fa rimpiangere con qualche invenzione, un paio di accelerazioni e una meraviglioso assist su impercettibile movimento di Rossi, più abile nel farsi trovare che nel concludere.
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