29 ottobre 2012

Anche lo sport italiano ha bisogno di rottamazioni?

L'età media dei presidenti delle federazioni sportive supera spesso i 60 anni. In molti casi non si tratta neanche di ex sportivi

Si sente parlare spesso di ricambio generazionale, della nuova classe dirigente che stenta ad emergere, dei “vecchi” attaccati alla loro poltrona dopo una lunga (forse troppo) carriera. Questo accade in politica, ad ogni livello delle istituzioni, accade negli Enti pubblici, nel settore economico, in quello legale. Può per una volta lo sport rappresentare la novità, la spinta verso il cambiamento? Che domanda banale, certo che no!

Anche in ambito sportivo la lista dei Presidenti delle Federazioni “over 60” è molto lunga e, cosa forse ancor più grave, il fenomeno colpisce TUTTE le discipline più praticate nel Belpaese.

Iniziamo dall’organo sportivo per eccellenza, il Coni (Comitato Olimpico Nazionale Italiano): la poltrona da presidente è saldamente occupata da Giovanni Petrucci, classe 1945, che al momento ricopre il quarto mandato consecutivo (è in carica dal 1999!!!). Dal 1977 saltella da una federazione all’altra, da un incarico all’altro.

Il Coni a sua volta riconosce per ora 45 Federazioni Sportive, loro possono essere da meno? Assoltamente no. E allora iniziamo: Figc (Federazione Italiana Giuco Calcio), presidente attuale Giancarlo Abete, classe 1950. Deputato della DC dal 1979 al 1992, presidente dell'Unione Industriali Roma e Lazio dal 1994 al 2000 e di Federturismo dal 1999 al 2003. Dopo aver ricoperto diverse cariche all’interno della Federzione, ne diventa presidente nel 2007, succedendo al Commissario Luca Pancalli. Come se non bastasse l’impegno e la responsabilità di Presidente FIGC, il 22 marzo 2011 viene eletto anche vicepresidente UEFA. Una carriera decisamente gratificante ma ha mai indossato maglia e scarpini?

leggi il resto dell'articolo su paesesera.it
Categories:

0 commenti:

Posta un commento

    Followers

    Visualizzazioni totali