21 marzo 2013

I traumi più comuni quando si pratica uno sport

L'attività sportiva, specie quando pratica a livelli agonistici, può determinare molteplici sollecitazioni per le strutture osteomuscolari e generare, nel lungo termine, malattie da sovraccarico funzionale. Volendo fare un esempio concreto, basti considerare che un nuotatore a livelli professionistici, durante una stagione (di circa nove mesi) può eseguire con gli arti superiori quasi un milione di bracciate, con evidenti conseguenze negative per le spalle. Inoltre, sopratutto nel caso di soggetti poco allenati, si corre il rischio di effettuare movimenti in modo del tutto scorretto e quindi di danneggiare, anche in modo irreversibile, il proprio organismo. Per evitare traumi e infortuni, quando si pratica uno sport, bisogna innanzitutto prevedere una fase di preparazione (supportata da adeguate attrezzature sportive) sportive che deve precedere l'attività sportiva vera e propria.

Ma quali sono le lesioni più comuni di chi pratica sport molto di frequente? Le lesioni principali sono di due tipi: le lesioni cosiddette traumatiche (nel caso ad esempio di cadute o colpi) e quelle da sovraccarico funzionale (nel caso di eccessive sollecitazioni alle articolazioni). Ma vediamo di seguito quali sono, nello specifico, i traumi più frequenti.

Distorsione delle caviglie. Gli sportivi più a rischio sono i pallavolisti, i calciatori (soprattutto se non usano gli scarpini per il calcio) e coloro che si dedicano all'atletica.
Frattura della clavicola. È l'infortunio più frequente per coloro che praticano rugby, sci, e in generale tutti gli sport di “contatto”. In realtà anche una semplice passeggiata in bici può causare questo trauma.
Il gomito del tennista. Come ci suggerisce il nome stesso è il trauma più frequente tra i t giocatori di tennis. In particolare i tennisti occasionali incorrono in questo trauma generato da un'impugnatura non adeguata o dall'uso di una racchetta non idonea.
Rottura al menisco. Questo trauma colpisce in particolare i giocatori basket e i calciatori; necessita, quasi sempre, di un'operazione chirurgica ma in pochi mesi il problema può essere risolto.
Anemia. Colpisce sopratutto coloro che praticano attività di tipo aerobico ma non sono adeguatamente allenati.

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