IL FANTASMA DI KAKA' - È bastata la grande velocità dei nordcoreani per mettere subito in evidenza le crepe della formazione di Dunga. La poca qualità di Felipe Melo e Gilberto Silva si è fatta sentire in mezzo al campo, mentre la scelta di Elano sulla destra non è sembrata così illuminata. Il segnale negativo più evidente è però arrivato da Kakà, molto lento e spesso fuori dall'azione. Qualcosa in più hanno fatto vedere Robinho e Luis Fabiano, gli unici in grado di saltare l'uomo e creare superiorità numerica in attacco. Troppo poco per sorprendere l'attentissima Corea del Nord, che in due-tre occasioni ha addirittura provato a mettere paura ai brasiliani.
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