Un’audience potenziale di 350 milioni di persone: è la copertura televisiva - da record - stimata per il Giro d’Italia 2011, in onda dal 7 al 29 maggio su Rai Tre, Rai Sport1 e Rai Sport2.
Sul volano della ricorrenza dei 150 anni d’Italia, quest’anno infatti l’evento sarà distribuito anche in Usa e Canada da Universal Sports, in Australia da Sbs, in America Latina da Espn Brasil e Tdn, in Giappone da Jsport, in Europa da Eurosport e in Africa da Supersport. “Nel 2011 abbiamo offerto 44 ore di programmazione; quest’anno, grazie anche al digitale terrestre, contiamo di arrivare alle 50 ore di diretta - spiega Antonio Marano, vice direttore generale Rai -. L’anno scorso lo share è stato del 37%”. Lo incalza Paolo Garimberti, presidente Rai: “Sono convinto che avremo lo stesso successo d’ascolto registrato nel 2010”. Per promuovere e valorizzare l’evento, la Rai ha realizzato sia una sigla, dal titolo ‘E faccio festa’, affidata a Paolo Belli, sia uno spot istituzionale, sul ‘filo rosa’ che lega a maggio le 17 regioni coinvolte nel Giro.
Il pay off è ‘Il Giro d’Italia corre sulle reti Rai’. Oltre ai tre canali pubblici, che garantiscono nove ore di diretta quotidiana, è stata mobilitata anche la struttura Rai150 di Giovanni Minoli, chiamata a realizzare dei servizi quotidiani sui luoghi storici attraversati dai ciclisti. Soddisfatto Giacomo Catano, ad di Rcs Sport: “Il Giro d’Italia produce un importante indotto economico: sono già 28mila le camere di albergo occupate dal Giro d’Italia”. Per poi aggiungere a Today Pubblicità Italia, a margine della conferenza stampa: “Il ciclismo, il cui fiore all’occhiello è Il Giro d’Italia, sta andando molto bene. Come Rcs Sport, il nostro obiettivo per il 2011 è consolidare i prodotti storici e allargare il nucleo di discipline assistite. Da qui, la scelta di includere anche il basket e il golf. Contiamo inoltre di replicare la Maratona di Milano che quest’anno ha registrato 10mila partecipanti”.
Per quanto concerne la performance de La Gazzetta dello Sport, Catano spiega: “Il 2011 è un anno meno ricco di eventi rispetto al 2010, ma l’andamento in termini di copie è di sostanziale tenuta. Per quanto concerne la raccolta, siamo negli obiettivi”.
fonte: Pubblicità Italia
Sul volano della ricorrenza dei 150 anni d’Italia, quest’anno infatti l’evento sarà distribuito anche in Usa e Canada da Universal Sports, in Australia da Sbs, in America Latina da Espn Brasil e Tdn, in Giappone da Jsport, in Europa da Eurosport e in Africa da Supersport. “Nel 2011 abbiamo offerto 44 ore di programmazione; quest’anno, grazie anche al digitale terrestre, contiamo di arrivare alle 50 ore di diretta - spiega Antonio Marano, vice direttore generale Rai -. L’anno scorso lo share è stato del 37%”. Lo incalza Paolo Garimberti, presidente Rai: “Sono convinto che avremo lo stesso successo d’ascolto registrato nel 2010”. Per promuovere e valorizzare l’evento, la Rai ha realizzato sia una sigla, dal titolo ‘E faccio festa’, affidata a Paolo Belli, sia uno spot istituzionale, sul ‘filo rosa’ che lega a maggio le 17 regioni coinvolte nel Giro.
Il pay off è ‘Il Giro d’Italia corre sulle reti Rai’. Oltre ai tre canali pubblici, che garantiscono nove ore di diretta quotidiana, è stata mobilitata anche la struttura Rai150 di Giovanni Minoli, chiamata a realizzare dei servizi quotidiani sui luoghi storici attraversati dai ciclisti. Soddisfatto Giacomo Catano, ad di Rcs Sport: “Il Giro d’Italia produce un importante indotto economico: sono già 28mila le camere di albergo occupate dal Giro d’Italia”. Per poi aggiungere a Today Pubblicità Italia, a margine della conferenza stampa: “Il ciclismo, il cui fiore all’occhiello è Il Giro d’Italia, sta andando molto bene. Come Rcs Sport, il nostro obiettivo per il 2011 è consolidare i prodotti storici e allargare il nucleo di discipline assistite. Da qui, la scelta di includere anche il basket e il golf. Contiamo inoltre di replicare la Maratona di Milano che quest’anno ha registrato 10mila partecipanti”.
Per quanto concerne la performance de La Gazzetta dello Sport, Catano spiega: “Il 2011 è un anno meno ricco di eventi rispetto al 2010, ma l’andamento in termini di copie è di sostanziale tenuta. Per quanto concerne la raccolta, siamo negli obiettivi”.
fonte: Pubblicità Italia


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