21 agosto 2012

Aldo Montano a Vanity Fair: "Alle Olimpiadi la Pellegrini è stata un po' stronzetta"

Niente nozze per Aldo Montano e Antonella Mosetti. È vero che si sposa? «No», inizia così il racconto della coppia a Vanity Fair sul numero in edicola da mercoledì 22 agosto. Il campione di scherma ha al suo fianco da 6 anni Antonella Mosetti, showgirl uscita dalla "scuola" di Boncompagni a Non è la Rai. Dopo le Olimpiadi di Pechino, nel 2008, Montano aveva detto che si sarebbero sposati. Ma poi non è successo. Ha cambiato idea? «La verità è che sposarmi non mi interessa: non ho grande considerazione per il matrimonio e neanche penso sia garanzia di durata di un rapporto. È solo un contratto che già l’indomani puoi sciogliere. Preferisco convivere nel peccato, grazie». È religioso? «Sì, ma non tutti i precetti della chiesa hanno senso oggi. Se in passato ho pensato di sposarmi, comunque, è solo per i figli, come forma di tutela». Vorrebbe diventare padre? «Sicuramente. Vengo da una famiglia tradizionale: il pranzo domenicale tutti insieme, le vacanze anche. Mi è piaciuto molto vivere così, ed è un modello che vorrei replicare. Tra l’altro sono bravo con i bambini: io sarei pronto».
Antonella Mosetti continua a raccontare. «Io e Aldo ci abbiamo già provato ad avere un figlio. È successo quattro anni fa, sono rimasta incinta ma ho perso il bambino al quarto mese. Non mi era mai successo prima di avere un aborto, ho pianto per mesi. Quando hai già visto le manine di tuo figlio, sentito il suo battito, non ti rassegni al fatto che non ci sia più. Questa cosa mi ha bloccata. Oggi mi chiedo: e se succedesse di nuovo? Non so se lo potrei sopportare». Montano è appena rientrato da Londra e dalla sua terza Olimpiade con un bronzo nella gara a squadre, che atmosfera si respirava al villaggio olimpico? «Bellissima. L’unica un po’ stronzetta era la Pellegrini. Se incontri uno con la tuta del tuo Paese è normale salutarsi, lei invece tirava dritto». Schwazer? «Non riesco a essere incazzato con lui, anche se da sportivo dovrei esserlo per primo. Mi ha fatto tenerezza, e mi è sembrato sincero. In un mondo in cui tutti si arrampicano sugli specchi e negano perfino l’evidenza, lui in conferenza stampa, davanti a 50 microfoni, si è letteralmente tirato giù le mutande e ha detto: fatemi quel che volete».

Vanity Fair
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