14 febbraio 2008

Sulle onde della neve .... con lo snowboard

Il popolo dello snowboard in continua crescita. Rischi e cadute più frequenti. I giovani fanno tendenza e ogni anno si moltiplicano i fan di questo sport. Consigli in caso di incidente.

Erano gli anni Sessanta quando iniziava a diffondersi la moda del monosci tra gli sciatori piú audaci. Nel 1965 un americano del Michigan, Sherman Popper, per fare divertire i suoi figli incollò insieme due sci. Ma la vera sorpresa fu vedere i suoi ragazzi che lo utilizzavano di traverso, proprio come facevano i surfisti. Realizzò dunque un nuovo modello ispirandosi allo sport acquatico, allestì un surf da onda con bordi metallici ed un attacco speciale. Poppers registrò il nome, cedette i diritti alla ditta Brunswick e lo "Snurfer" cominciò a diffondersi nel territorio americano. Successivamente un ragazzo di quattordici anni, Jack Burton Carpenter, alquanto intraprendente, elaborò lo Snurfer per ottenerne dei miglioramenti in termini di performance e nel 1977 realizzò il suo sogno: fondò la prima ditta produttrice di tavole da snowboard. La tavola fu prodotta in 350 pezzi venduti a 88 dollari l'una. Negli anni '80 l'utilizzo di materiali sempre più sofisticati e di attacchi sempre più affidabili portarono lo snowboard alla sua affermazione definitiva negli Stati Uniti e catturarono l'attenzione dell'Europa, soprattutto di Francesi, Svizzeri e Austriaci. La consacrazione definitiva dello snowboard arriva con le Olimpiadi Invernali di Nagano, in Giappone nel 1998 dove la tavola è a tutti gli effetti riconosciuta come disciplina olimpica.

Sempre più praticanti
Si tratta di una disciplina in costante crescita, il numero dei praticanti aumenta sensibilmente ad ogni stagione. In alcuni paesi come Svizzera ed Austria l'intera generazione di giovani sembra ignorare lo sci a favore dello snowboard. L'approccio alla tavola avviene con grande entusiasmo perché si tratta di un attrezzo più vicino allo spirito libero giovanile. Fare snowboard rappresenta oggi un modo diverso di vivere la montagna, diventa uno stile di vita con abitudini, abbigliamento e atteggiamenti propri che contraddistinguono in maniera forte e chiara uno snowborder da uno sciatore tradizionale.

Protezione e sicurezza
Lo snowboard è uno sport bello e divertente ma le statistiche sugli infortuni segnalano comunque che si tratta di una disciplina con la quale bisogna mettere in conto l'eventualità di cadere e farsi male. A rischio infortuni sono soprattutto i principianti che alla versione da autodidatta dovrebbero sempre preferire una valida e quanto mai utile lezione con un maestro di snowboard. Una adeguata preparazione fisica e l'utilizzo poi di specifiche protezioni riduce ancora di più la probabilità di incidenti. Oltre ad una buona tavola con attacchi sicuri e funzionali, un equipaggiamento serio e scrupoloso deve prevedere anche:
- guanti con parapolso integrato per ridurre il rischio di fratture;
- ginocchiere per proteggersi da traumi e contusioni conseguenti a cadute;
- protezione a calzoncino per proteggere sedere, osso sacro e bacino dalle cadute indietro e di lato sul fianco;
- casco come protezione fondamentale per salvaguardare la testa in caso di impatto con ostacoli o con il manto nevoso L'utilizzo del casco è obbligatorio per tutti i bambini.

Le norme sulle piste
- Controllare la velocità e la traiettoria della tavola.
- Fare attenzione ai sorpassi.
- Non fermarsi in mezzo alla pista, in prossimità di cunette, curve o punti stretti della pista.
- Dare precedenza sempre a chi si trova a valle.
- Salire e scendere a piedi può essere fatto solo ai bordi della pista.
- Rientrare in pista solo dopo avere controllato che non stia sopraggiungendo qualcuno.
- Evitare l'ingresso in sentieri non segnalati, in piste chiuse e in quelle allestite per competizioni.
- Ricordarsi di allacciare sempre il laccio di sicurezza.
- Non comportarsi in modo tale da rappresentare un pericolo per gli altri.
- Rispettare la natura in caso di escursioni.

fonte: www.repubblica.it

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