4 marzo 2008

Un futuro senza nuovi record

L’era delle grandi prestazioni sportive in grado di infrangere i precedenti primati e record è ormai al tramonto. L’annuncio, a pochi mesi dalle Olimpiadi di Pechino, arriva da due ricercatori, Alan Nevill dell’università di Wolverhampton e Greg Whyte dell’English Institute of Sport.

In un saggio pubblicato sul Medicine & Science in Sport & Exercise gli scienziati hanno spiegato che il record del mondo dei 1500 metri piani femminili è un limite che non potrà essere infranto senza l’utilizzo di droghe. “Molti dei primati di corsa stabiliti da uomini e donne nella media e lunga distanza sono già quasi al limite massimo. Questo, almeno, se si dà per scontato il non utilizzo di ingegneria scientifica e droghe. Comunque – ha concluso il professor Neville – non si potrà vedere infranto l’attuale record femminile dei 1500 metri finché gli esseri umani non avranno modificato la loro struttura genetica”.

Ma la teoria non convince tutti, soprattutto gli sportivi. Chris Broadbent, della Scottish Athletics, ha ricordato che “i record sono solo raramente superati e quando ciò avviene è sempre con un ridottissimo margine. Quello che conta è l’allenamento e la disciplina”.

Liz McColgan, medaglia d’oro nei 10mila metri piani alle Olimpiadi di Seoul del 1988 ha spiegato: “Il professor Neville ha ragione per certi versi. Siamo vicini all’eccellenza ma penso che i record potranno ancora essere migliorati, anche se non spesso come oggi avviene. Con migliori tecniche di allenamento e di nutrizione e con atleti più forti e sani, si potranno ottenere dei nuovi primati”.

fonte: notizie.alice.it
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