23 agosto 2008

Pechino 2008: non è daccordo con l'arbitro e lo prende a calci

Si sa che nello sport molte volte gli atleti sono in disaccordo totale con le decisioni arbitrali, ma quello che è successo a Pechino nella finale per la medaglia di bronzo del Taekwondo ci sembra assolutamente eccessivo.
Il cubano Angel Valodia Matos, spalleggiato dal suo allenatore, dopo essere stato dichiarato sconfitto dall'arbitro non l'ha presa troppo bene e dopo le proteste verbali è passato alle vie di fatto colpendo prima l'arbitro e poi un'altro giudice.
Ovviamente la squalifica è stata d'obbligo ma la tegola più grossa gli è arrivata dalla sua federazione, la Wtf, che ha squalificato lui e il suo tecnico a vita.
Una carriera buttata al vento per pochi momenti di pazzia, anche se dobbiamo dire che in quest'Olimpiade le polemiche negli sport da combattimento non sono mancate.
E' evidente che gli atleti devono essere più sportivi nell'accettare le decisioni arbitrali ma è anche vero che gli arbitri, o giudici che siano, devono essere più limpidi nell'applicazione e nella valutazione di norme e regolamenti.

Guarda tutta la sequenza fotografica sul sito della Repubblica.
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