
Il racconto: "La tromba delle scale era crollata e intorno era tutto un disastro" - Il rugbista che quest'anno è stato anche azzurro nel Seven, nel torneo uruguayano di Punta del Este, ha agito d'istinto: "sul momento, per la confusione, la puzza di gas clamorosa che usciva dalle tubature rotte e i calcinacci - dice -, non mi sono neppure reso conto se fossero uomini o donne, ho pensato solo a portarli fuori. Poi ho saputo che erano marito e moglie. L'uomo era finito sotto ad una pietra e ai tubi dell'acqua, e ho dovuto sollevare tutto. Mentre li portavo fuori c'é stata un'altra scossa e sinceramente mi sono preoccupato". Ma bisognava battere anche la paura, così dopo aver salvato i due anziani è tornato indietro per portare fuori anche la bombola dell'ossigeno.
I rugbisti tra i soccorritori - I rugbisti targati L'Aquila si sono tutti attivati, in particolare per l'evacuazione dell'ospedale a cominciare dal reparto di ortopedia. "Ci fanno fare i lavori di forza - racconta Pallotta -, facendoci caricare materassi e gente in sedia a rotelle. Facciamo tutto ciò che possiamo, perché vogliamo assolutamente aiutare la nostra gente, ma qui è un caos generale".Accanto a lui c'é Mascioletti, autentica gloria cittadina, due scudetti vinti e 227 mete segnate da giocatore, 54 presenze in azzurro, poi uno scudetto anche da allenatore e sempre con L'Aquila. "Mia moglie è infermiera, sono subito corso qui - racconta l'ex ct azzurro - e stiamo facendo di tutto mentre continuano ad arrivare morti. E' dura andare avanti. E' un dramma, ma noi del rugby non ci fermiamo, qualcuno dei miei è andato in centro a scavare fra la macerie, anche con le mani".
fonte: notizie.tiscali.it
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