Ci saranno anche trenta funzionari di polizia inglesi e catalani per garantire l’ordine pubblico, in occasione della finale di Champions League. Saranno mescolati fra le due tifoserie, in modo da assicurare una forma di controllo più efficace da parte di chi conosce bene le differenti realtà. Pregi e difetti. Ma di fronte all’allarme hooligans potrebbe non bastare. Per un evento che ha già fatto scatenare la stampa britannica spesso severa nei confronti dell’Italia (il Times in passato aveva perfino auspicato lo spostamento della sede della finale di Champions), ieri il sindaco Gianni Alemanno ha lanciato un appello: «Ho chiesto al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, più forze dell'ordine per assicurare la sicurezza per la finale di Champions League».
No all’alcol. Lo stesso Alemanno ha anche ricordato che sarà in vigore l'ordinanza anti alcol. Nell’ottobre scorso, in occasione di Roma-Chelsea di Champions, il prefetto di Roma (allora c’era ancora Carlo Mosca) dispose che dalle 9 alle 23 del giorno del match fosse vietata, nei territori dei Municipi I, II, XVII e XX la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche. Per i ristoranti, il divieto riguardava la sola vendita da asporto di bevande alcoliche e superalcoliche in bottiglia.
Le forze in campo. Ma cosa significa più agenti? In linea di massima, per un derby Roma-Lazio le forze dell’ordine schierate per la sicurezza sono circa un migliaio. In questa occasione, vista la delicatezza dell’evento, quella cifra è destinata ad aumentare. C’è l’esigenza di mantenere l’ordine anche in centro, nelle ore che precederanno la partita visto che c’è il rischio che catalani e inglesi si incontrino. Sono numerosi i precedenti in cui a Campo de’ Fiori piuttosto che in altri punti di ritrovo lontani dallo stadio vi furono scontri. Prima e dopo la partita.
Il ricordo dei coltelli. Roma non si può permettere passi falsi, già in passato vi furono critiche quando cinque tifosi del Manchester United furono accoltellati, un anno e mezzo fa, proprio in occasione di una partita di Champions all’Olimpico contro la squadra giallorossa. Prima del suo viaggio in Israele proprio il sindaco Alemanno aveva ricordato: «La giornata della finale di Champions League sarà molto delicata».
I percorsi separati. Non solo polizia, non solo carabinieri. Gli steward che dovranno vigilare su questa gara dentro allo stadio erano stati addestrati un mese fa al reparto mobile della polizia, su iniziativa dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. Altri 200 steward (del Manchester United e del Barcellona) arriveranno da Regno Unito e Spagna. Va anche ricordato che in occasione di questo match sarà sperimentato il biglietto elettronico (la Champions card). Proprio l’Osservatorio ha confermato: «L’attenzione è focalizzata sulla separazione delle due tifoserie. Su itinerari separati giungeranno a due diversi punti di raccolta». Si tratta di Villa Borghese (inglesi) e via Cipro (catalani). Altra incognita sarà dove si farà la festa dei tifosi della squadra vittoriosa, con il solito allarme vandalismo.
fonte: www.ilmattino.it
No all’alcol. Lo stesso Alemanno ha anche ricordato che sarà in vigore l'ordinanza anti alcol. Nell’ottobre scorso, in occasione di Roma-Chelsea di Champions, il prefetto di Roma (allora c’era ancora Carlo Mosca) dispose che dalle 9 alle 23 del giorno del match fosse vietata, nei territori dei Municipi I, II, XVII e XX la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche. Per i ristoranti, il divieto riguardava la sola vendita da asporto di bevande alcoliche e superalcoliche in bottiglia.
Le forze in campo. Ma cosa significa più agenti? In linea di massima, per un derby Roma-Lazio le forze dell’ordine schierate per la sicurezza sono circa un migliaio. In questa occasione, vista la delicatezza dell’evento, quella cifra è destinata ad aumentare. C’è l’esigenza di mantenere l’ordine anche in centro, nelle ore che precederanno la partita visto che c’è il rischio che catalani e inglesi si incontrino. Sono numerosi i precedenti in cui a Campo de’ Fiori piuttosto che in altri punti di ritrovo lontani dallo stadio vi furono scontri. Prima e dopo la partita.
Il ricordo dei coltelli. Roma non si può permettere passi falsi, già in passato vi furono critiche quando cinque tifosi del Manchester United furono accoltellati, un anno e mezzo fa, proprio in occasione di una partita di Champions all’Olimpico contro la squadra giallorossa. Prima del suo viaggio in Israele proprio il sindaco Alemanno aveva ricordato: «La giornata della finale di Champions League sarà molto delicata».
I percorsi separati. Non solo polizia, non solo carabinieri. Gli steward che dovranno vigilare su questa gara dentro allo stadio erano stati addestrati un mese fa al reparto mobile della polizia, su iniziativa dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. Altri 200 steward (del Manchester United e del Barcellona) arriveranno da Regno Unito e Spagna. Va anche ricordato che in occasione di questo match sarà sperimentato il biglietto elettronico (la Champions card). Proprio l’Osservatorio ha confermato: «L’attenzione è focalizzata sulla separazione delle due tifoserie. Su itinerari separati giungeranno a due diversi punti di raccolta». Si tratta di Villa Borghese (inglesi) e via Cipro (catalani). Altra incognita sarà dove si farà la festa dei tifosi della squadra vittoriosa, con il solito allarme vandalismo.
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