Centocinquanta milioni di dollari (circa 107 milioni di euro) per uno stadio completamente autosufficiente dal punto di vista energetico. E' il primo impianto al mondo, il Kaoshiung di Taiwan, che genera da sé l'energia di cui ha bisogno.
L'impianto è stato completato pochi giorni fa, ospiterà i World Games in programma a luglio nell'isola di fronte alla Cina. Il Kaoshiung può contenere 55mila spettatori e la sua struttura, completamente in acciaio, è rivestita da una serie di pannelli solari (quasi 9mila) che immagazzinano l'energia necessaria al funzionamento dello stadio.
Progettato dall'architetto giapponese (ma nato in Corea del Sud) Toyo Ito, già artefice dei progetti alla stazione metropolitana di Motomachi a Yokohama e diversi grattacieli a Ginza (Tokyo), lo stadio è costato appunto circa 110 milioni di euro e ricorda la forma sinuosa di un dragone, simbolo dell'isola ma anche messaggio di ospitalità, benvenuto.
Se il Kaoshiung è il primo al mondo totalmente autoalimentato, esistono già altri impianti, soprattutto in Europa, capaci di avere impatto zero sull'ambiente. Uno degli esempi più recenti è il ristrutturato Letzigrund di Zurigo, anch'esso rivestito di pannelli solari che immagazzinano energia da utilizzare per l'impianto e il quartiere cittadino dove sorge. Lo stadio svizzero, però, è grande meno della metà (circa 27mila spettatori) della nuova arena di Taiwan.
fonte: www.corrieredellosport.it
L'impianto è stato completato pochi giorni fa, ospiterà i World Games in programma a luglio nell'isola di fronte alla Cina. Il Kaoshiung può contenere 55mila spettatori e la sua struttura, completamente in acciaio, è rivestita da una serie di pannelli solari (quasi 9mila) che immagazzinano l'energia necessaria al funzionamento dello stadio.
Progettato dall'architetto giapponese (ma nato in Corea del Sud) Toyo Ito, già artefice dei progetti alla stazione metropolitana di Motomachi a Yokohama e diversi grattacieli a Ginza (Tokyo), lo stadio è costato appunto circa 110 milioni di euro e ricorda la forma sinuosa di un dragone, simbolo dell'isola ma anche messaggio di ospitalità, benvenuto.
Se il Kaoshiung è il primo al mondo totalmente autoalimentato, esistono già altri impianti, soprattutto in Europa, capaci di avere impatto zero sull'ambiente. Uno degli esempi più recenti è il ristrutturato Letzigrund di Zurigo, anch'esso rivestito di pannelli solari che immagazzinano energia da utilizzare per l'impianto e il quartiere cittadino dove sorge. Lo stadio svizzero, però, è grande meno della metà (circa 27mila spettatori) della nuova arena di Taiwan.
fonte: www.corrieredellosport.it
0 commenti:
Posta un commento