Vent'anni fa ci lasciava Gaetano Scirea. Era il 3 settembre 1989, quando lo storico capitano juventino fu ucciso da un incidente stradale a Skierniewice, in Polonia, dove si era recato per osservare da vicino il Górnik Zabrze, suqadra che qualche giorno più tardi avrebbe affrontato la compagine bianconera.
Gaetano Scirea rivivrà in "Scirea", fiction diretta e prodotta da Claudio Bonivento. La notizia è stata anticipata di qualche giorno, annuncio ufficiale domenica a Cinisello Balsamo in occasione del Memorial Scirea, dal "Quotidiano della Basilicata".
"Spiegare come è nato il progetto va oltre il mondo della logica" dice Gianluca Iovine, insieme a Claudia Carlino e Paolo Spotti uno degli sceneggiatori "C’entrano di più emozioni, sensazioni e ricordi, e il silenzio degli anni già passati, che vivevo come una sfida. Volevo che un calciatore a parole amato da tutti, e in realtà poco capito in vita, rivivesse. Così, leggendo notizie della sua vita, cercando i numeri dei suoi compagni e dei familiari per fare interviste, e facendomi raccontare particolari, paure, speranze, ho capito che potevamo vincere la scommessa e riuscire a costruire attraverso una persona, e la sua storia d’amore con una donna, un mondo e un’epoca del nostro Paese, dando dignità narrativa al calcio".
"Scrivere di sport" spiega Spotti "significa raccontare gli attimi: credo non ci sia cosa narrativamente più forte dello sport, quello vero, però, per dare senso al tempo delle emozioni. Questo credo che sarà il nostro Scirea".
"Era un calciatore" aggiunge Claudia Carlino "che sceglieva nient'altro che la famiglia per rilassarsi, accompagnava il figlio a scuola, andava in trattoria, senza fare il divo, ed è così che lo vedremo sullo schermo".
fonte: Excite
Gaetano Scirea rivivrà in "Scirea", fiction diretta e prodotta da Claudio Bonivento. La notizia è stata anticipata di qualche giorno, annuncio ufficiale domenica a Cinisello Balsamo in occasione del Memorial Scirea, dal "Quotidiano della Basilicata".
"Spiegare come è nato il progetto va oltre il mondo della logica" dice Gianluca Iovine, insieme a Claudia Carlino e Paolo Spotti uno degli sceneggiatori "C’entrano di più emozioni, sensazioni e ricordi, e il silenzio degli anni già passati, che vivevo come una sfida. Volevo che un calciatore a parole amato da tutti, e in realtà poco capito in vita, rivivesse. Così, leggendo notizie della sua vita, cercando i numeri dei suoi compagni e dei familiari per fare interviste, e facendomi raccontare particolari, paure, speranze, ho capito che potevamo vincere la scommessa e riuscire a costruire attraverso una persona, e la sua storia d’amore con una donna, un mondo e un’epoca del nostro Paese, dando dignità narrativa al calcio".
"Scrivere di sport" spiega Spotti "significa raccontare gli attimi: credo non ci sia cosa narrativamente più forte dello sport, quello vero, però, per dare senso al tempo delle emozioni. Questo credo che sarà il nostro Scirea".
"Era un calciatore" aggiunge Claudia Carlino "che sceglieva nient'altro che la famiglia per rilassarsi, accompagnava il figlio a scuola, andava in trattoria, senza fare il divo, ed è così che lo vedremo sullo schermo".
fonte: Excite
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