7 ottobre 2009

Basket - l'NBA a caccia di soldi pensa all'Europa


Fino a qualche anno fa, i tifosi europei avevano due possibilità, per guardare una partita di NBA: sedersi in poltrona e accendere la TV, o cercare i biglietti, magari su internet, e volare per almeno otto ore in direzione ovest, in direzione Stati Uniti. Oggi non è più così. Oggi è l'NBA a cercare i biglietti aerei, e a volare per almeno otto ore in direzione est, in direzione Europa. Le leghe statunitensi di hockey e football hanno già programmato alcune partite, l'NBA potrebbe fare lo stesso con qualche sfida della regular season; un po' per lo spettacolo, un po' perché, visto che in patria il mercato è saturo, solo con altri scenari si può continuare a far soldi:

"Dobbiamo cercare di guadagnare il massimo dalle partite, le sponsorizzazioni, il merchandising, la televisione e tutte le attività possibili. Solo così il marchio NBA può continuare a essere globale". NBA alla conquista dell'Europa. E il generale, pardon, commissario David Stern ha già individuato la capitale delle operazioni: Londra. Qui le amichevoli della pre-season ci sono già. Qui la NBA potrebbe tornare, prima dell'Olimpiade del 2012, con una partita della stagione regolare. Sarebbe il finale migliore della "campagna" di Stern, che con Chicago-Utah ha già riempito la O2 Arena. Almeno 19.000 persone, quelle che hanno riempito il tempio londinese convertito al basket, sono già una buona base per la conquista finale, da completare con alcune armi non convenzionali dello spettacolo puro, magari Lebron James e Shaquille O'Neal. Che dopo i 21 punti di stanotte a Cleveland, potrebbero muovere dall'Ohio all'Europa. All'NBA, gli Stati Uniti non bastano più.

fonte: SKY Sport
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