Il Mondiale nel mirino, quello che avverrà dopo è un'incognita. Marcello Lippi, dopo lo "sfogo" di Parma, continua a lanciare segnali poco rassicuranti sul proprio futuro in azzurro. In un'intervista registrata per "Senza Tituli", il magazine settimanale sportivo di LA7, l'attuale Commissario tecnico ha parlato di sé e della nazionale in vista della competizione sudafricana. "Sono il ct della nazionale per i prossimi 6 mesi. Poi vedremo, se le cose dovessero andare male la gente sarebbe felice che io rimanessi sulla panchina della nazionale? Secondo me no. Chiederebbero tutti la mia testa". Dichiarazioni che, se inserite in un contesto generale, danno credito alla pista che porterebbe il ct alla Juve.
CRITICHE DURE - Il rapporto con i tifosi è da sempre di odio e amore. Le critiche nei confronti dei supporter sugli spalti dopo la gara vinta 3-2 a Parma contro Cipro hanno fatto il giro di tutte le tastate nazionali. "Sono stato sicuramente forte. Volevo difendere i ragazzi perché non si meritavano certe frasi dopo soli dieci minuti. Amano la nazionale e chiunque può sbagliare una partita ma andavano aiutati, non contestati - sottolinea -. Semmai il pubblico avrebbe potuto lamentarsi a fine partita se non avesse visto l'impegno. Con il presidente della Federcalcio Abete non c'è stato nulla da chiarire. C'è una grande stima tra di noi".
RICONFERMA MONDIALE - In Sudafrica, tra poco più di 7 mesi, gli azzurri difenderanno il titolo mondiale conquistato nel 2006. "Per provare a vincere in Sudafrica dobbiamo crescere in autostima e accrescere la nostra consapevolezza di forza, perché dal 2006 ad oggi è stato necessario ricostruire un'altra squadra. Un punto a sfavore sarà il clima". Inevitabile parlare di Antonio Cassano che non sembra rientrare nel progetto del commissario tecnico. "Di Cassano dico solo che è un bravissimo ragazzo e un ottimo giocatore".
fonte: Repubblica.it
CRITICHE DURE - Il rapporto con i tifosi è da sempre di odio e amore. Le critiche nei confronti dei supporter sugli spalti dopo la gara vinta 3-2 a Parma contro Cipro hanno fatto il giro di tutte le tastate nazionali. "Sono stato sicuramente forte. Volevo difendere i ragazzi perché non si meritavano certe frasi dopo soli dieci minuti. Amano la nazionale e chiunque può sbagliare una partita ma andavano aiutati, non contestati - sottolinea -. Semmai il pubblico avrebbe potuto lamentarsi a fine partita se non avesse visto l'impegno. Con il presidente della Federcalcio Abete non c'è stato nulla da chiarire. C'è una grande stima tra di noi".
RICONFERMA MONDIALE - In Sudafrica, tra poco più di 7 mesi, gli azzurri difenderanno il titolo mondiale conquistato nel 2006. "Per provare a vincere in Sudafrica dobbiamo crescere in autostima e accrescere la nostra consapevolezza di forza, perché dal 2006 ad oggi è stato necessario ricostruire un'altra squadra. Un punto a sfavore sarà il clima". Inevitabile parlare di Antonio Cassano che non sembra rientrare nel progetto del commissario tecnico. "Di Cassano dico solo che è un bravissimo ragazzo e un ottimo giocatore".
fonte: Repubblica.it
0 commenti:
Posta un commento