"Qui comandano gli ultras e fanno quello che vogliono. Mi dispiace: eppure sarebbe sufficiente avere il coraggio di applicare la legge". Un tempo Fabio Capello, ct dell'Inghilterra, un tempo veniva etichettato con la facile definizione di 'yes man'. Evidentemente qualcosa è cambiato. E nessuna limitazione di sorta riesce ad arginare quello che figura come un attacco frontale alle modalità di gestione del problema ultras. Figc, Coni, istituzioni, società gli attori investiti dalle parole pronunciate a margine del seminario per la stampa sportiva organizzato dall'Ussi a Coverciano.
Le reazioni, prevedibili, sono ovviamente di distacco rispetto alla questione: "Capello ha allenato in Italia, sono un suo amico, e non mi va che quando si è all'estero si danno dei giudizi sul proprio paese. Sono dichiarazioni che non mi entusiasmano e che lasciano il tempo che trovano. E' facile parlare dall'alto".
"Non è vero che in Italia comandano gli ultras". Replica il presidente della Figc, Giancarlo Abete. "Alcune volte l'immagine che si trasferisce del nostro tifo può essere tale da confondere il comportamento di pochi, col comportamento di tanti. I risultati dimostrano che gli episodi di violenza sono diminuiti. La tessera del tifoso è una opportunità importante per le stesse società, Se colori i quali hanno problemi con la giustizia non sono d'accordo non è un problema".
Una nota a parte è stata poi dedicata alla questione Nazionale: "Penso - ha precisato Abete - che per un allenatore italiano non ci sia maggiore soddisfazione di guidare la nazionale. Era stato contattato Capello? No, non mi risulta, la decisione del dopo Donadoni è stata quella di puntare al tecnico che ci ha fatto vincere i mondiali".
fonte: Virgilio Sport
Le reazioni, prevedibili, sono ovviamente di distacco rispetto alla questione: "Capello ha allenato in Italia, sono un suo amico, e non mi va che quando si è all'estero si danno dei giudizi sul proprio paese. Sono dichiarazioni che non mi entusiasmano e che lasciano il tempo che trovano. E' facile parlare dall'alto".
"Non è vero che in Italia comandano gli ultras". Replica il presidente della Figc, Giancarlo Abete. "Alcune volte l'immagine che si trasferisce del nostro tifo può essere tale da confondere il comportamento di pochi, col comportamento di tanti. I risultati dimostrano che gli episodi di violenza sono diminuiti. La tessera del tifoso è una opportunità importante per le stesse società, Se colori i quali hanno problemi con la giustizia non sono d'accordo non è un problema".
Una nota a parte è stata poi dedicata alla questione Nazionale: "Penso - ha precisato Abete - che per un allenatore italiano non ci sia maggiore soddisfazione di guidare la nazionale. Era stato contattato Capello? No, non mi risulta, la decisione del dopo Donadoni è stata quella di puntare al tecnico che ci ha fatto vincere i mondiali".
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