15 gennaio 2010

Lo sport si mobilita a favore dei terremotati di Haiti

La promessa di Lance Amstrong tramite la sua fondazione LiveStrong. 250mila dollari come aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto. Dal 7 volte vincitore del Tour ai New York Yankees che raddoppiano: donano 500mila dollari. Perchè lo sport di fronte alle tragedie alza la testa, si rimbocca le maniche, aiuta. Lo abbiamo già visto, anche da noi, tra le rovine dell'Aquila. E' dallo scorso 6 aprile che atleti diversi per disciplina, bandiera o lingua, stanno continuando a giocare in una unica squadra. Squadra emergenza. Come fu anche per lo tsunami del 26 dicembre del 2004: a Sumatra è stato costruito un nuovo campo da calcio grazie ai calciatori italiani, tramite il loro sindacato, l'Assocalciatori che ha appena aperto una sottoscrizione per una raccolta fondi in favore di Haiti. Senza contare le azioni personali.

Singoli campioni che di fronte alla tv non riescono a stare immobili, e aiutano. Restando nell'ombra. Altre ombre quelle che annebbiano i pensieri di Samuel Dalembert, campione Nba dei Philadelphia 76ers. Lui ad Haiti ci è nato, cresciuto fino ai 14 anni, prima di trasferirsi in Canada. La sua casa, nell'epicentro del terremoto, non esiste più. Suo padra tramite mail gli ha fatto sapere di stare bene, è salvo, l'unico sollievo tra tanti amici che continua a cercare.

Cerca di sfogarsi su Twitter il campione di pugilato Andre Berto, campione Wbc dei pesi welter. Ha mandato 19volte al tappeto gli avversari. Ora si sente lui K.O. "Il mio cuore batte per i miei familiari ad Haiti", digita sulla tastiera. Gli risponde pure Shaq O'Neill per sostenerlo. In attesa che il telefono laggiù a Porto Prince smetta di squillare a vuoto.

fonte: SKY Sport
Categories:

0 commenti:

Posta un commento

    Followers

    Visualizzazioni totali