
Lo dimostrano i dati di una ricerca scientifica internazionale guidata da un'equipe dell'università di Londra, secondo la quale questa manciata di geni dispettosi riesce a vanificare i positivi effetti dell'attività sportiva sulla salute.
Gli sfortunati soggetti affetti da "Dna pigro" sono circa il 20% della popolazione: pur dedicandosi con impegno e con regolarità a una corretta attività fisica non riescono a preservare il loro cuore dagli acciacchi o il loro organismo dal diabete, almeno se si fa affidamento esclusivamente sull''esercizio fisico. Lo studio in questione è stato condotto su oltre 500 persone arruolate tra
Europa e Stati Uniti e sottoposte a un programma di allenamento aerobico di 30 minuti per 5 volte a settimana.
All'inizio dello studio, prima che i soggetti coinvolti nello studio cominciassero l'allenamento in palestra, un'analisi di campioni dei loro tessuti muscolari aveva mostrato una serie di geni, circa una trentina, strettamente connessi con l'aumento del consumo di ossigeno. Di questi, 11 in particolare sembravano giocare un ruolo determinante.
Dopo 6, 12 e 20 settimane gli studiosi hanno misurato il consumo di ossigeno nel loro sangue, un indicatore chiave dell'attività aerobica e del benessere dell'organismo. Nel 20% del campione, nonostante gli sforzi fatti in palestra, l'incremento registrato era inferiore al 5%: insomma, il risultato era praticamente trascurabile. Circa il 30%, inoltre, non aveva fatto segnare neppure un aumento della sensibilità all'insulina, il che significa che questi soggetti non potevano sperare neppure in un miglioramento sul fronte del rischio diabete.
"Sappiamo che un consumo basso di ossigeno è un forte fattore di rischio per alcune malattie e per il pericolo di morte prematura - spiega James Timmons, a capo dello studio pubblicato su "Journal of Applied Physiology" – per cui gli addetti ai lavori tendono a raccomandare, o meglio a prescrivere, l'esercizio aerobico per aumentare la capacità di consumo. La nostra speranza è giungere a fare tale prescrizione solo a chi può trarre davvero benefici dall'attività fisica, indirizzando gli altri", ovvero gli sfortunati dai geni pigri, "ad adottare altre misure per preservare la propria salute".
fonte: TGCOM
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