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La medaglia era un sogno impossibile, ma i
Giochi di Vancouver sono da incubo per Carolina Kostner. L'azzurra del pattinaggio, la
star più attesa, è
crollata sul ghiaccio del Pacific Coliseum dove era arrivata per recuperare, con il libero, il settimo posto con cui aveva concluso il corto: e invece ha inanellato
errori a ripetizione, con
cadute su tutta la prima sequenza di salti che hanno compromesso l'intero esercizio. Una delle notti più amare per la pattinatrice, che si mette le mani nei capelli quando la musica finisce, è costretta a rimandare indietro le lacrime e fare l'inchino davanti al pubblico che comunque ha cercato di sostenerla. Il sedicesimo posto è un'umiliazione per la campionessa europea, che a Torino aveva meglio figurato con il nono posto. L'oro, come da previsione, è andato alla coreana Yu Na Kim, da record, seguita dalla giapponese Mao Asada. Bronzo alla canadese Joannie Rochette, salita sul podio dopo lo choc della morte improvvisa della mamma domenica scorsa. E per l'Italia si chiude l'ennesimo giorno no, con la cartolina peggiore. Quella del tonfo della Kostner.
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