7 giugno 2010

Mondiali 2010 - tutti i divieti dei ritiri delle nazionali

Il ct della Corea del Nord Kim Jon-Hun ha vietato praticamente tutto, Fabio Capello conferma la sua fama di 'duro', Dunga non scherza, Vicente Del Bosque si fa sentire, Maradona impone il suo stile, genio e sregolatezza, Marcello Lippi sceglie il low profile: tempi non facili per i calciatori 'mondiali' che si preparano a scendere in campo fra regole e diktat imposti dai loro coach. Disciplina ferrea per raggiungere la massima concentrazione, ma c'è anche chi si concede qualche trasgressione.

INGHILTERRA - Niente facebook, siamo inglesi: potrebbe essere lo slogan dell'Inghilterra. Capello - che si infuria già se uno dei suoi ragazzi si presenta a tavola munito di cellulare - ha proibito i social network tout court. Ma Wayne Rooney e Steven Gerrard fanno orecchio da mercante e continuano a trastullarsi con FB. Il mister ha però ceduto sul divieto imposto alle wags, aprendo il ritiro della Nazionale anche a mogli e fidanzate. Il Ct dei Tre Leoni in un primo tempo aveva fatto sapere che i calciatori avrebbero potuto incontrare i loro famigliari solo nelle giornate immediatamente successive alle partite. Ma - anche seguendo il consiglio di Marcello Lippi - si è poi convinto a concedere qualche libertà in più.

SPAGNA - Anche Vicente Del Bosque ha detto 'niet' al diavolo tentatore dei social network: il timoniere della Spagna ha deciso di blindare la squadra da ogni contatto con tifosi e stampa, per questione di privacy e concentrazione.

BRASILE - Tempi durissimi per i brasiliani, che potranno sì navigare on line (Kakà racconterà il suo mondiale su Twitter) ma dovranno rispettare i rigorosi precetti di Dunga: cena alle 19, a letto alle 23, niente sesso e nessun contatto o quasi con il mondo esterno.

ARGENTINA - Se la passano meglio gli albiceleste di Maradona, che segue il proprio stile rivoluzionario e nel suo 'decalogò premondiali inserisce il sesso (a patto che non sia con partner occasionali e che non sia praticato nelle ore destinate al riposo), arrosti succulenti e vini di prima qualità. Nessuno scandalo se si pensa alle richieste di Dieguito: l'ex Pibe ha voluto nel suo alloggio al quartier generale dell'Argentina a Pretoria una tavoletta da wc riscaldata, bidet elettronico con acqua regolabile a tre velocità, nonchè lavandini nuovi. Per i calciatori disponibili 6 playstation e innocente svago assicurato.

MESSICO - Il Messico è di poche pretese e si accontenta della presenza di un sacerdote di fiducia. Gli slovacchi rifiutano il superfluo e si mostrano anche loro piuttosto parchi: si rilasseranno giocando a freccette e pingpong.

ITALIA - Per gli azzurri, quartier generale Leriba Lodge di Centurion, semplicità e tradizione a base di televisione e pasta (per loro è pronto un cavo in fibra ottica ad alta velocità in modo da poter seguire i canali italiani).

COREA DEL NORD - I nordcoreani più che in ritiro vanno in clausura. Fedele alla fama di Paese più chiuso del mondo, la Corea del Nord ha deciso di ritirarsi in se stessa: niente foto, nè interviste, men che meno riprese. Alzato un muro insormontabile attorno ai giocatori i quali, scortati dalla polizia, si recano agli allenamenti in silenzio, a testa bassa, sguardo incollato a terra.

fonte: Corriere dello Sport
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