11 settembre 2010

Calciatori sul piede di guerra, sciopero il 25 e 26 settembre

L'Associazione italiana calciatori (Aic) ha proclamato uno sciopero per il 25 e il 26 settembre, quando è prevista la quinta giornata del campionato di Serie A. Con l'iniziativa, annunciata in una conferenza stampa a Milano, l'Aic protesta contro il mancato rinnovo del contratto collettivo. L'associazione, come ha detto il milanista Massimo Oddo, stigmatizza anche ''lo status di oggetto con cui noi calciatori siamo trattati''.

Due giorni fa, nell'assemblea che si è tenuta a Milano, i club della Lega di Serie A hanno condiviso una piattaforma del contratto che sarà sottoposta lunedì 13 settembre all'Aic. Dopo la riunione, il presidente Maurizio Beretta si è augurato ''che in tempi brevi si possa giungere ad un accordo tra le parti che assicuri la stabilità e la sostenibilità economico-finanziaria delle società nel medio-lungo periodo, nell'interesse dei club e dei calciatori che riceveranno di conseguenza maggiori garanzie''.

La Aic ''in perfetta sintonia con le squadre di serie A ha deciso che queste non scenderanno in campo nella quinta giornata di campionato di serie A del 25 e 26 settembre contro la richiesta di introduzione di un nuovo regime contrattuale''. La protesta, secondo la nota dell'associazione, è ''indetta contro l'atteggiamento dilatorio della Lega calcio''. Il sindacato considera ''inaccettabili'' le nuove norme contrattuali e denuncia la ''mancanza di ogni forma di tutela''.

''Spero che l'intelligenza delle parti faccia sì che non si arrivi allo sciopero''. Lo dice Claudio Ranieri, allenatore della Roma, facendo sapere che questa ''è l'ultima opportunità che l'Associazione calciatori mette in campo''.

Per il presidente del Brescia Gino Corioni lo sciopero è ''la cosa più assurda che potessero fare''. Inoltre, ''i presidenti di Serie A questa volta hanno capito che non si può dar sempre ragione a gente che guadagna anche milioni di euro all'anno - ha detto Corioni a CNR Media - nessuno di noi vuole rubare niente: si tratta di cambiare delle vecchie regole che sono in vigore da cinquant'anni''.

Di "cosa ridicola, come è ridicolo Campana (il presidente Aic, ndr)" parla in modo duro Maurizio Zamparini, presidente del Palermo. "Questi ragazzi che sono giovani sono in balia di quattro stupidotti, noi abbiamo messo un programma sul quale ci siederemo poi a discutere - ha aggiunto - se loro invece pensano di partire da una posizione di forza, mi auguro che il calcio italiano prenda spunto dalla Nba di dieci anni fa, faccia una serrata e li mandi tutti a casa".

fonte Adnkronos
Categories:

0 commenti:

Posta un commento

    Followers

    Visualizzazioni totali