Sulla carta è bello, anzi bellissimo. Nella mente del suo allenatore Max Allegri anche efficace. In pratica il Milan della parata di stelle, impreziosito da Ibrahimovic e Robinho, non è nè l'uno nè l'altro. Con due gol nel primo tempo il Cesena ha festeggiato lo storico ritorno in casa in serie A dopo 19 anni, celebrato da un Manuzzi gremito, rifilando una brutta scoppola al Milan. Dopo due giornate parlare di classifica è surreale, ma sul campo di una neopromossa, è innegabile che il Milan abbia perso punti, oltre che un bel pò di faccia. Allegri è come se avesse per le mani un giocattolo bellissimo che ha il libretto delle istruzioni scritto in giapponese Il ritorno di Ibrahimovic in Italia è bagnato non solo da un rigore sbagliato a cinque minuti dalla fine che avrebbe se non altro dimezzato il passivo, ma è stato anche segnato da una prestazione scialba: annullato dalla attenta e velocissima difesa cesenate e ricordata nelle note solo per un paio di missili imprecisi da lontano. L'intesa con Pato (tutto sommato il meno negativo dei suoi) e Ronaldinho è là da venire, Robinho è spaesato come uno stambecco sulla spiaggia: fra tutti c'è almeno Pippo Inzaghi che il suo, procurandosi un rigore, lo fa.
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