1 novembre 2010

Cassano si pente e chiede scusa

La versione di Antonio - "C'è stato un diverbio molto acceso tra me e il presidente: io ho usato toni sbagliati. Gli chiedo scusa davanti a tutta Italia, ma non gli ho mai detto vecchio di m...". Così Antonio Cassano ha chiesto scusa pubblicamente al presidente Garrone dopo quanto successo nei giorni scorsi. "Io voglio assolutamente rimanere alla Sampdoria: l'ho detto, lo ripeto e lo dirò sempre. Voglio chiudere la carriera qui. Più di chiedere scusa non so che fare, eppure mi stanno facendo passare per un terrorista. Mi spiace anche mettere in difficoltà i miei compagni, che non c'entrano nulla. E sono stati molto bravi ieri a ottenere questa importante vittoria".

Il pentimento - Un milione di euro: è quanto è disposto a pagare Antonio Cassano perché la Sampdoria decida di ritirare il deferimento presso il collegio arbitrale della Lega dopo il pesante diverbio con il presidente Garrone, a cui ieri ha ribadito anche le sue scuse. Il giocatore ha fatto sapere al club di volersi decurtare pesantemente l'ingaggio annuale, attualmente di 2 milioni e 700 mila euro, pur di tornare a giocare con la maglia della Sampdoria, ma al momento la società ha deciso di aspettare, valutando anche la richiesta del suo agente Beppe Bozzo di potersi allenare regolarmente a Bogliasco. In realtà, il club aveva già dato la possibilità a Cassano di allenarsi al Mugnaini ma non contemporaneamente al resto della squadra. Il presidente Garrone nel frattempo non ha voluto commentare le scuse pubbliche del giocatore. Al momento resta il silenzio stampa dei tesserati, presidente compreso, fino alla decisione dei giudici della Lega.

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