2 dicembre 2010

Un calciatore rifiuta il trasferimento a Napoli, c'e' troppa 'munnezza'

La provocazione sarebbe una class action dei tifosi del Napoli. Un'azione popolare contro chi ha ridotto la città a un immondezzaio. Ci hanno già pensato gli albergatori napoletani: la monnezza agli angoli delle strade sono un monumento al degrado, uno scandalo maleodorante, il peggior esempio di folklore esportabile. La rivelazione del direttore sportivo Bigon ha denunciato una realtà che veniva finora raccontata sottovoce: un calciatore ha rifiutato le proposte del Napoli, dicendo che lì non abiterebbe mai. Perché dall'estero Napoli è vista come un posto di
frontiera, niente a che vedere con le cartoline con il golfo, il sole, la pizza, le foto di Maradona. E i calciatori si allineano.

Magari fosse solo una carta a sporcare Napoli, le tonnellate di rifiuti, le discariche presidiate hanno fatto il giro del mondo e anche fuori dello stadio San Paolo non si sta benissimo. E qualche calciatore avrà pensato sia poco igienico in questo momento accettare proposte partita da Bigon. Qualche anno fa una moglie costrinse il marito, titolare inamovibile, a chiedere di andar via perché non sopportava il traffico. Capricci di signora. Stavolta l'indignazione parte dagli stessi napoletani stanchi di vivere sotto montagne di sacchetti fetidi. Se poi diventano anche barriere per impedire l'arrivo dei rinforzi milionari per il Napoli di Mazzarri, allora è davvero troppo.

fonte: SKY Sport
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