Pronti a partire per la montagna? Allora non dimenticate che anche l’alimentazione influisce sulle performance sportive e può essere una grande alleata di chi vuole sciare nella migliore condizione fisica.
Lo sci alpino e lo sci di fondo “bruciano” molta energia: circa 12 calorie al minuto. In altre parole: un’ora di sci di fondo a 15 km/h richiede il doppio dell’energia che in un’ora di tennis. Ecco perché chi pratica gli sport invernali deve prepararsi ad affrontare questi sforzi anche scegliendo la giusta alimentazione. Infatti è bene adeguare l’assunzione di cibo all’esercizio fisico: così non si rischia né di appesantire l’organismo né di restare a stomaco vuoto e senza energia.
La soluzione migliore è la “regola del 5”: ossia ricordarsi di mangiare 5 volte al giorno. Una bella colazione, un pranzo equilibrato e una cena leggera, con l’aggiunta di due break a metà mattina e pomeriggio, scandiscono la giornata perfetta dello sciatore virtuoso. Anche se fa freddo e se si passeranno tante ore all’aperto non è necessario mangiare più grassi. Semmai, per prepararsi
meglio alle performance sportive, si dovrebbero preferire gli alimenti - come il latte e i suoi derivati - che forniscono sia gli zuccheri, il “carburante” del nostro organismo, che le proteine, di cui l’aumento delle masse muscolari aumenta il fabbisogno.
I prodotti lattiero caseari occupano un posto importante nell’alimentazione degli sportivi, come viene sottolineato da diversi recenti studi scientifici. Infatti latte, yogurt e formaggi freschi sono un’ottima fonte di acqua, indispensabile per evitare la disidratazione, e forniscono una buona quantità di proteine, compensando così le perdite proteiche che avvengono nell’organismo sottoposto a un intenso sforzo fisico. Inoltre il latte e i suoi derivati apportano zuccheri, necessari per reintegrare le riserve glucidiche dei muscoli e del fegato.
Sono tanti, dunque, i buoni motivi per cui gli sportivi dovrebbero consumare regolarmente latte, yogurt e formaggi, in particolare durante la “settimana bianca”. Al mattino fare colazione con una tazza di latte accompagnata da pane, marmellata e burro (che fornisce zuccheri e vitamina A) e con un frutto significa prepararsi ad affrontare le piste nelle migliori condizioni fisiche. Prima di mettere gli sci ai piedi mai dimenticare di bere una spremuta di arancia oppure una tazza di tè, per assicurarsi il necessario apporto di acqua.
A metà mattina, per l’indispensabile pausa rigenerante, è ideale un fresco yogurt, magari in una versione particolarmente golosa e gratificante, perché apporta un mix di zuccheri e proteine che impedisce la degradazione delle cellule muscolari e ricostituisce le riserve organiche. Il pranzo è il pasto principale di ogni sciatore: meglio resistere alla lusinga della cucina classica invernale offerta nei rifugi e scegliere proposte che sazino senza appesantire. Come un piatto di pasta o riso al pomodoro, con un filo d’olio extravergine di oliva e un cucchiaio di formaggio grana, oppure un panino con formaggio magro e verdura. I “peccati di gola” si possono lasciare per la merenda, il momento ideale per un latte al cacao oppure un frullato di latte e frutta. Così, oltre a gratificarsi, ci si garantisce la dose di zuccheri e di proteine necessari per ripartire sugli sci.
Dopo una giornata così intensa, la sera a cena arriva il meritato relax: via libera, dunque, a una minestra di verdure, un piatto di carne o pesce e un piccolo dolce. Se si preferisce un menu tipico di montagna, allora si può scegliere tra una gustosa raclette e una saporita fonduta, un’irresistibile panna cotta o un goloso budino di latte e riso: la ricchezza nutrizionale di latte e formaggi ne fa alimenti perfetti per il recupero dopo un’attività sportiva.
Fonte: Ufficio stampa AssoLatte 2011
Lo sci alpino e lo sci di fondo “bruciano” molta energia: circa 12 calorie al minuto. In altre parole: un’ora di sci di fondo a 15 km/h richiede il doppio dell’energia che in un’ora di tennis. Ecco perché chi pratica gli sport invernali deve prepararsi ad affrontare questi sforzi anche scegliendo la giusta alimentazione. Infatti è bene adeguare l’assunzione di cibo all’esercizio fisico: così non si rischia né di appesantire l’organismo né di restare a stomaco vuoto e senza energia.
La soluzione migliore è la “regola del 5”: ossia ricordarsi di mangiare 5 volte al giorno. Una bella colazione, un pranzo equilibrato e una cena leggera, con l’aggiunta di due break a metà mattina e pomeriggio, scandiscono la giornata perfetta dello sciatore virtuoso. Anche se fa freddo e se si passeranno tante ore all’aperto non è necessario mangiare più grassi. Semmai, per prepararsi
meglio alle performance sportive, si dovrebbero preferire gli alimenti - come il latte e i suoi derivati - che forniscono sia gli zuccheri, il “carburante” del nostro organismo, che le proteine, di cui l’aumento delle masse muscolari aumenta il fabbisogno.
I prodotti lattiero caseari occupano un posto importante nell’alimentazione degli sportivi, come viene sottolineato da diversi recenti studi scientifici. Infatti latte, yogurt e formaggi freschi sono un’ottima fonte di acqua, indispensabile per evitare la disidratazione, e forniscono una buona quantità di proteine, compensando così le perdite proteiche che avvengono nell’organismo sottoposto a un intenso sforzo fisico. Inoltre il latte e i suoi derivati apportano zuccheri, necessari per reintegrare le riserve glucidiche dei muscoli e del fegato.
Sono tanti, dunque, i buoni motivi per cui gli sportivi dovrebbero consumare regolarmente latte, yogurt e formaggi, in particolare durante la “settimana bianca”. Al mattino fare colazione con una tazza di latte accompagnata da pane, marmellata e burro (che fornisce zuccheri e vitamina A) e con un frutto significa prepararsi ad affrontare le piste nelle migliori condizioni fisiche. Prima di mettere gli sci ai piedi mai dimenticare di bere una spremuta di arancia oppure una tazza di tè, per assicurarsi il necessario apporto di acqua.
A metà mattina, per l’indispensabile pausa rigenerante, è ideale un fresco yogurt, magari in una versione particolarmente golosa e gratificante, perché apporta un mix di zuccheri e proteine che impedisce la degradazione delle cellule muscolari e ricostituisce le riserve organiche. Il pranzo è il pasto principale di ogni sciatore: meglio resistere alla lusinga della cucina classica invernale offerta nei rifugi e scegliere proposte che sazino senza appesantire. Come un piatto di pasta o riso al pomodoro, con un filo d’olio extravergine di oliva e un cucchiaio di formaggio grana, oppure un panino con formaggio magro e verdura. I “peccati di gola” si possono lasciare per la merenda, il momento ideale per un latte al cacao oppure un frullato di latte e frutta. Così, oltre a gratificarsi, ci si garantisce la dose di zuccheri e di proteine necessari per ripartire sugli sci.
Dopo una giornata così intensa, la sera a cena arriva il meritato relax: via libera, dunque, a una minestra di verdure, un piatto di carne o pesce e un piccolo dolce. Se si preferisce un menu tipico di montagna, allora si può scegliere tra una gustosa raclette e una saporita fonduta, un’irresistibile panna cotta o un goloso budino di latte e riso: la ricchezza nutrizionale di latte e formaggi ne fa alimenti perfetti per il recupero dopo un’attività sportiva.
Fonte: Ufficio stampa AssoLatte 2011
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