E' giusto partire dall'inizio. Anche se manca il fiato e i polsi tremano. “Per noi stasera è vita: crediamo nella ricerca: per noi speranza è vita. Buon divertimento”. Nel saluto agli oltre 30.000 della notte del Comunale di Mario Melazzini, presidente dell'associazione AriSla (Agenzia di ricerca per la Sla), c'è la sintesi del testamento dei pazienti di Sclerosi laterale amiotrofica: il bisogno di avere lo sport, e il calcio in particolare (con il suo potenziale mediatico ed economico), al proprio fianco, per finanziare la ricerca contro una malattia di cui si muore da 150 anni senza un perché e senza una cura. “E' un bellissimo momento - conclude Melazzini -. Tutto ciò che faremo e che farete stasera è per i malati e per le loro famiglie. Grazie a tutti voi che siete stati la voce e le gambe di tutti i malati di Sla”. Stefano Borgonovo scrive un sms indirizzato alla Fondazione Vialli-Mauro, organizzatore del derby tra le vecchie glorie di Juventus e Torino contro la Sla: “Sono contento: un abbraccio a tutti i calciatori che scendono in campo per una causa importante”.
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