Un accelerometro triassale. Parole da fantascienza per i comuni mortali, un semplice strumento per misurare i segni vitali nel vocabolario di scienziati e ingegneri. Qualcosa di simile lo aveva in pieno petto Iron Man, personaggio dei fumetti Marvel rilanciato negli ultimi anni dal grande schermo e interpretato da Robert Downey Jr. Al supereroe serviva per rimanere in vita, evitando che una scheggia metallica raggiungesse il cuore, agli atleti è invece utile per controllare battiti, metabolismo e sforzo polmonare.
La novità è che l'aggeggio oggi è diventato una maglietta, una cyber t-shirt. Si chiama Under Armour E39 ed è già stata utilizzata lo scorso febbraio durante la Nfl Scouting Combine, ovvero i test effettuati dai giocatori universitari che sperano di essere scelti per giocare nella lega statunitense di football.
La t-shirt ha all'altezza dello sterno un sensore bluetooth, creato dalla Zephyr Technology, che registra i dati poi trasferibili via wireless a portatili, tablet e smartphone. Il metodo facilita il compito degli staff tecnici e medici, chiamati a raccogliere puntualmente le indicazioni sulle prestazioni fisiche degli atleti.
Fin qui l'indiscussa utilità dello strumento, usato anche da alcuni reparti speciali delle forze armate Usa. Lascia perplessi invece l'ultima proposta: trasmettere in tempo reale i segni vitali negli stadi e in tv. Non bastasse un gran gol, una schiacciatona o una meta a capire che in quei momenti il cuore batte all'impazzata.
fonte | SKY Sport
La novità è che l'aggeggio oggi è diventato una maglietta, una cyber t-shirt. Si chiama Under Armour E39 ed è già stata utilizzata lo scorso febbraio durante la Nfl Scouting Combine, ovvero i test effettuati dai giocatori universitari che sperano di essere scelti per giocare nella lega statunitense di football.
La t-shirt ha all'altezza dello sterno un sensore bluetooth, creato dalla Zephyr Technology, che registra i dati poi trasferibili via wireless a portatili, tablet e smartphone. Il metodo facilita il compito degli staff tecnici e medici, chiamati a raccogliere puntualmente le indicazioni sulle prestazioni fisiche degli atleti.
Fin qui l'indiscussa utilità dello strumento, usato anche da alcuni reparti speciali delle forze armate Usa. Lascia perplessi invece l'ultima proposta: trasmettere in tempo reale i segni vitali negli stadi e in tv. Non bastasse un gran gol, una schiacciatona o una meta a capire che in quei momenti il cuore batte all'impazzata.
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