15 gennaio 2012

Milito regala il derby all'Inter

Che questo derby possa essere un crocevia per la stagione dell'Inter è presto per dirlo: vero è che i nerazzurri si sono aggiudicati la stracittadina numero 276, battendo il Milan con un successo di misura (0-1) sufficiente - anzi: ottimo e abbondante - per frenare la scalata dei rossoneri al primo posto, portarsi a -6 dalla vetta e interrompere a tre la sequenza di derby vittoriosi di Allegri. Tanto, per l'Inter, e tutto in un colpo solo, mentre il Milan fallisce l'operazione sorpasso alla Juventus, ora prima solitaria nonostante il passo falso interno contro il Cagliari.

La gelida serata di San Siro ha scaldato i cuori degli interisti, e pazienza se poi il termometro è sceso anche sino a 5 gradi sotto zero. E' stato Diego Milito, a inizio ripresa, a cambiare l'inerzia della gara: suo il diagonale mancino che ha sancito il vantaggio nerazzurro, complice un letale svarione di Abate, un gol che finisce inevitabilmente per mutare il segno sulla prestazione dell'argentino - tutt'altro che mostruosa in questo derby - e, potenzialmente, su tutta la sua stagione. Perché un gol nel derby, si sa, ha tutto un altro sapore e narcotizza anche il ricordo di chissà quanti e quali precedenti opere e omissioni.

Un episodio, quello del gol, che ha modificato tutto. Allegri aveva scelto Emanuelson dietro le punte, decisione discutibile alla vigilia e ancor più in sede di valutazione, mentre per l'undici iniziale Ranieri aveva preferito privarsi di Sneijder, non al 100% e pertanto in panchina, per schierare Alvarez. Alchimie che avevano prodotto una gara bruttarella, equilibrata e bloccata più che emozionante, in cui a lungo fra le annotazioni interessanti spiccavano solamente un gol annullato a Thiago Motta (fuorigioco non convincente), un tacco volante di Ibrahimovic, un errore di Alvarez davanti alla porta e la traversa di Van Bommel.

Poi è arrivato Milito, l'Inter ha legittimato il successo con una buona gestione della gara e il Milan, in confusione, ha tentato solo nel finale di raddrizzare il risultato, potendo contare più sulla forza della disperazione che su quella delle idee. Non è bastato.

fonte | SKY Sport
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