“Ci siamo visti l’anno scorso, alla vigilia dei Mondiali di Brasilia, e poi è andata benissimo – ha detto Muraro -. Speriamo che anche questo incontro porti fortuna e che il pattinaggio trevigiano possa tornare da Auckland con un bel bottino di medaglie”.
L’anno scorso, a Brasilia, la Marca conquistò quattro ori e un argento. Un bilancio senza precedenti nel pur vivace panorama rotellistico provinciale. I pattinatori trevigiani hanno le carte in regola per essere protagonisti anche ad Auckland.
Leader ideale del gruppo, la veterana Silvia Marangoni, alla ricerca del nono titolo iridato nella specialità In line. “Confermarsi è sempre più difficile – ha detto la pattinatrice opitergina, da poco passata alle Fiamme Azzurre -. Le avversarie mi conoscono, sanno quali sono i miei punti deboli, ma mi sono preparata bene, spero di essere ancora la migliore”.
Silvia è un esempio di talento e professionalità anche per i più giovani componenti del gruppo trevigiano: da Andrea Girotto, oro a Brasilia da junior, atteso alla prima apparizione tra i senior nel singolo, a Valentina Mariotti (combinata junior), debuttante ai Mondiali, ma quest’anno già protagonista in Europa, a Pamela Cappeller, impegnata con il romagnolo Marco Garelli (coppie artistico senior), dopo l’argento vinto nel 2011.
Ad un bis dell’oro di Brasilia aspirano anche i 31 atleti delle Royal Eagles, il team spettacolo dello Skating Club Don Bosco di Mareno che in Nuova Zelanda, tra atleti, tecnici ed accompagnatori, porterà un gruppo di una quarantina di persone. In testa, il vulcanico presidente Pippo Nasisi.
“Abbiamo grande entusiasmo e gli allenamenti sono andati bene – ha spiegato Nasisi -. Sarà una trasferta molto impegnativa, anche sotto il profilo economico, ma andiamo ad Auckland con l’obiettivo di ripetere il successo di Brasilia”.
Alla rassegna iridata parteciperà anche Margherita Battistella, atleta di Motta di Livenza, in forza però ad una società veneziana, il Pattinaggio Artistico Portogruaro: sarà impegnata nella categoria Piccoli Gruppi. La spedizione azzurra comprenderà anche un allenatore trevigiano, Paolo Colombo, fulcro della Scuola di Pattinaggio Artistico Musano.
“Comunque vada – ha aggiunto il presidente della Fihp provinciale, Bruno Sartorato – questa esperienza iridata, ancora una volta, dimostra la forza di un movimento che è basato esclusivamente sul volontariato. Il sogno, per ora irrealizzato, resto l’accesso del pattinaggio artistico all’Olimpiade. Ma certi risultati dimostrano che, con la tenacia e la passione di tanti atleti, dirigenti e tecnici, si può fare molta strada”. Un nuovo sogno iridato può iniziare.
FIHP TREVISO
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