23 maggio 2013

Gli Omega 3 nello Sport: quando i grassi diventano essenziali…

Gli acidi grassi omega 3, unitamente agli omega 6, vengono definiti acidi grassi “essenziali”  perché l’organismo umano non è in grado di biosintetizzarli. Il loro apporto dietetico diventa quindi fondamentale.

Gli acidi grassi essenziali hanno un ruolo fondamentale in diversi tessuti ed entrano nella costituzione delle membrane cellulari.

I principali acidi grassi del gruppo omega-3 sono:

    L’acido α-linolenico
    L’acido eicosapentaenoico (EPA)
    L’acido docosaesaenoico (DHA)

La loro fonte alimentare principale è rappresentata dai pesci e da alcuni oli vegetali.

Mentre gli omega 6 risultano essere molto abbondanti nella dieta occidentale, soprattutto per l’elevato apporto di oli vegetali, snack, alimenti processati dall’industria (vedi prodotti da forno quali biscotti, merendine, snack salati), l’apporto dietetico di omega 3 è invece molto ridotto.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), il corretto rapporto tra queste due classi di acidi grassi essenziali dovrebbe essere circa di 5:1 (Ω 6: Ω 3). Al contrario, la stima del loro rapporto nei paesi occidentali risulta attestarsi anche su valori di 20-30:1. Questo sbilanciamento rappresenta un fattore di rischio per la salute della popolazione, si correla infatti ad un maggior rischio di molte malattie tra cui quelle cardiovascolari.
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