La statunitense Rebekah Gregory DiMartino, scampata alle bombe della maratona di Boston, sarà tra i protagonisti dell’evento del 29 marzo. Al via anche atleti da Siria, Sudan e altri Paesi coinvolti in conflitti armati. Una staffetta di studenti del Collegio del Mondo Unito di Duino, provenienti da varie nazioni, correrà sul tragitto da Palmanova ad Aquileia
Il prossimo 29 marzo, sui 42 chilometri da Cividale del Friuli ad Aquileia, si correrà anche per la pace. L’Unesco Cities Marathon e @uxilia Onlus hanno dato vita ad una partnership – presentata oggi nella sala Consiglio del municipio di Cividale del Friuli - che porterà atleti di varie parti del mondo a cimentarsi nella maratona friulana.
“Le iniziative di @uxilia sono portatrici di pace e lo sport stesso è un ottimo veicolo di pace – ha commentato Massimiliano Fanni Canelles, presidente della Onlus con sede a Cividale del Friuli -. La nostra associazione è particolarmente legata a Cividale, la città che ci accolto sin da quando siamo nati, e nel mondo dello sport abbiamo già realizzato alcune iniziative contro il doping. Solo facendo squadra si raggiungono grandi risultati: sarà così anche con l’Unesco Cities Marathon”.
Tra i protagonisti dell’evento del 29 marzo, l’americana Rebekah Gregory DiMartino, una sopravvissuta all’attentato della maratona di Boston del 15 aprile 2013, quando lo scoppio di due ordigni causò tre morti e 275 feriti.
Quel giorno Rebekah era all’arrivo della maratona insieme al fidanzato, poi diventato suo marito. La bomba le scoppiò a pochi metri di distanza e lei venne gravemente ferita, tanto che successivamente le è stata anche amputata una gamba. La sua storia ha commosso l’America. In Friuli correrà per la prima volta con una protesi. Il suo sogno è tornare a Boston per partecipare a quella maratona che le ha cambiato la vita.
All’Unesco Cities Marathon Rebekah Gregory DiMartino correrà insieme alla connazionale Melissa Schulz, portando un messaggio di pace e fratellanza tra i popoli che corrisponde allo spirito della Maratona della Pace, voluta dall’Unesco Cities Marathon e @uxilia.
“La nostra maratona è nata anche per valorizzare le specificità del territorio - ha commentato Giuliano Gemo, presidente di Unesco Cities Marathon -. E @uxilia è una realtà importante e significativa. Ancora di più in un momento storico come questo, in cui il tema della pace è particolarmente sentito e pressante. Di fronte alla minacce della guerra e del terrorismo, Rebekah ci dà una risposta: mi avete colpito, ma io non mi arrendo. Anzi: riprendo a correre. E’ un messaggio fortissimo, siamo orgogliosi che ciò avvenga all’Unesco Cities Marathon”.
Rebekah Gregory DiMartino non sarà la sola ad alimentare, il 29 marzo, la fiammella della speranza. Sulla linea di partenza, a Cividale del Friuli, si schiereranno anche atleti provenienti dalla Siria, dal Sudan e dai Paesi coinvolti in conflitti armati in cui opera @uxilia.
All’Unesco Cities Marathon parteciperà inoltre un gruppo di studenti del Collegio del Mondo Unito di Duino, in rappresentanza dei loro Paesi d’origine, che darà vita ad una speciale staffetta “Costruzione della pace” che coprirà il tragitto da Palmanova ad Aquileia.
www.unescocitiesmarathon.it
Il prossimo 29 marzo, sui 42 chilometri da Cividale del Friuli ad Aquileia, si correrà anche per la pace. L’Unesco Cities Marathon e @uxilia Onlus hanno dato vita ad una partnership – presentata oggi nella sala Consiglio del municipio di Cividale del Friuli - che porterà atleti di varie parti del mondo a cimentarsi nella maratona friulana.
“Le iniziative di @uxilia sono portatrici di pace e lo sport stesso è un ottimo veicolo di pace – ha commentato Massimiliano Fanni Canelles, presidente della Onlus con sede a Cividale del Friuli -. La nostra associazione è particolarmente legata a Cividale, la città che ci accolto sin da quando siamo nati, e nel mondo dello sport abbiamo già realizzato alcune iniziative contro il doping. Solo facendo squadra si raggiungono grandi risultati: sarà così anche con l’Unesco Cities Marathon”.
Tra i protagonisti dell’evento del 29 marzo, l’americana Rebekah Gregory DiMartino, una sopravvissuta all’attentato della maratona di Boston del 15 aprile 2013, quando lo scoppio di due ordigni causò tre morti e 275 feriti.
Quel giorno Rebekah era all’arrivo della maratona insieme al fidanzato, poi diventato suo marito. La bomba le scoppiò a pochi metri di distanza e lei venne gravemente ferita, tanto che successivamente le è stata anche amputata una gamba. La sua storia ha commosso l’America. In Friuli correrà per la prima volta con una protesi. Il suo sogno è tornare a Boston per partecipare a quella maratona che le ha cambiato la vita.
All’Unesco Cities Marathon Rebekah Gregory DiMartino correrà insieme alla connazionale Melissa Schulz, portando un messaggio di pace e fratellanza tra i popoli che corrisponde allo spirito della Maratona della Pace, voluta dall’Unesco Cities Marathon e @uxilia.
“La nostra maratona è nata anche per valorizzare le specificità del territorio - ha commentato Giuliano Gemo, presidente di Unesco Cities Marathon -. E @uxilia è una realtà importante e significativa. Ancora di più in un momento storico come questo, in cui il tema della pace è particolarmente sentito e pressante. Di fronte alla minacce della guerra e del terrorismo, Rebekah ci dà una risposta: mi avete colpito, ma io non mi arrendo. Anzi: riprendo a correre. E’ un messaggio fortissimo, siamo orgogliosi che ciò avvenga all’Unesco Cities Marathon”.
Rebekah Gregory DiMartino non sarà la sola ad alimentare, il 29 marzo, la fiammella della speranza. Sulla linea di partenza, a Cividale del Friuli, si schiereranno anche atleti provenienti dalla Siria, dal Sudan e dai Paesi coinvolti in conflitti armati in cui opera @uxilia.
All’Unesco Cities Marathon parteciperà inoltre un gruppo di studenti del Collegio del Mondo Unito di Duino, in rappresentanza dei loro Paesi d’origine, che darà vita ad una speciale staffetta “Costruzione della pace” che coprirà il tragitto da Palmanova ad Aquileia.
www.unescocitiesmarathon.it
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