Papà Richard aveva già fatto le valigie e deciso in tutta fretta che la finale di Wimbledon tra Venus e Serena se la sarebbe gustata da casa, tra una sigaretta e una birra. Il leggendario Richard, l'uomo cha ha fatto da padre, da coach, da manager e qualsivoglia altro nella vita delle figlie, non aveva dubbi sebbene la sua Serena sia stata ad un solo passo dalla sconfitta contro la russa Elena Dementieva. Alla fine è stata Serena a trionfare per 6-7 7-5 8-6 dopo 2 ore e 49 di buon tennis, con punte altamente spettacolari.
CHE RISCHIO! — La gara inizia con un break per parte e si conclude con l'inevitabile tie break che Elena vince per 7 punti a 4 chiudendo con un dritto dopo aver sprecato il primo set point con l'immancabile doppio fallo. E' un match che non decolla e gli errori gratuiti di Serena sono perfino superiori ai punti vincenti (9 winner e 12 errori); il saldo della russa è invece pari a zero (9 vincenti e 9 errori gratuiti). Nel secondo la musica non cambia; Serena si sbraccia per tentare di affondare i colpi che invece le rimangono sulla racchetta, Elena mescola grandi giocate a errori banali. La statunitense va avanti 2-0 e 3-1 ma viene ripresa sul 3 pari. Sul 4 pari Serena si salva annullando due palle che avrebbero mandato la rivale a servire per il match e poi sul 5 pari opera il break decisivo che trasforma in 7-5. Nel terzo Elena arriva al match point sul 5-4 ma Serena è brava e coraggiosa ad annullarlo con un grande attacco di dritto.
TRADIZIONE VINCENTE — Passato il pericolo Serena sale quel tanto che basta per operare il break decisivo e chiudere per 8-6 al terzo in un match nel quale Serena ha fatto 20 ace, 45 vincenti e 121 punti totali contro i 116 della russa. Serena aveva battuto Elena in cinque precedenti su otto e sempre nei tornei più importanti ad eccezione dei quarti di finale alle Olimpiadi di Pechino dello scorso anno, torneo poi vinto proprio dalla Dementieva.
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