8 dicembre 2011

Josefa Idem a Londra per vincere ancora

Carriera piena, vita pure. Josefa Idem ha vinto e stravinto, è la certezza della canoa italiana. Con le sue (le nostre) 35 medaglie, tra Olimpiadi, mondiali, europei, nel K1, il kayak individuale, da 20 anni continua a gareggiare. E non le manca niente. Fama, gloria, successi, famiglia, passioni parallele: nulla di incompiuto, di lasciato a metà. E ora un solo obiettivo, dopo la qualificazione per Londra 2012: «Salire su quel podio: sicuramente ce la farò».

Non si sazia, non si ferma. All’anagrafe quarantasettenne, fisicamente nemmeno la metà. Due figli, un marito manager, una vita appartata nella provincia di Ravenna. Altre frontiere, dopo lo sport. Perché l’abbiamo incontrata al Maxxi, il nuovo museo di arte contemporanea di Roma. Nel salone principale, un servizio fotografico insolito: in tenuta da gara, una canoa poggiata per terra, e lei che finge di remare. «Non così veloce, vai più piano con le braccia», gli urla il fotografo, «che altrimenti lo scatto viene sfuocato».

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