10 dicembre 2007

Il mondo dello Skateboard ispira Paranoid Park

Segnaliamo questo film che prende spunto dal mondo giovanile legato all'ambiente dello skateboard riportando l'articolo dal sito: www.cinespettacolo.it

Paranoid Park
Di nuovo l’angoscia adolescenziale al centro dell’ultima inquietante opera del regista Gus Van Sant

Sembra che nel mondo ci siano più di dieci milioni di persone, in prevalenza adolescenti, che praticano lo skateboard, sport che si esercita su una tavoletta con le ruote che somiglia ad un surf in miniatura. Il cinema se ne è occupato con un documentario di successo, Dogtown and Z-Boys, e una fiction rispettabile, Lords of Dogtown.
Gus Van Sant (sceneggiatore, regista e montatore della pellicola), affascinato da questo sport, lo usa come sfondo del suo Paranoid Park adattando per lo schermo l’omonimo romanzo di Blake Nelson (edito in Italia da Rizzoli) per tornare a parlare di un argomento che gli preme e che aveva già sviluppato in Elephant Man (film per il quale ha ottenuto la Palma d’Oro al Festival di Cannes 2003): vale a dire, l’angoscia adolescenziale e le sue possibili, tragiche conseguenze.
Paranoid Park è un luogo dove si ritrovano per praticare lo skateboard i giovani di Portland, città dell’Oregon, tra i quali Alex (Gabe Nevins), un adolescente introverso, con una situazione familiare difficile, alla ricerca al tempo stesso di un gruppo di appartenenza e di una propria dimensione. Ma fatalità vuole che in compagnia di un ragazzo conosciuto proprio a Paranoid Park, Alex si rende involontariamente protagonista e causa di una tragedia che lo porterà ad isolarsi sempre di più.

Film a basso costo (3 milioni dollari) girato in due settimane, dallo stile elegante e originale, Paranoid Park si avvale di una fotografia (Christopher Doyle) a tratti sgranata, sempre in movimento, ottenuta girando una buona parte delle scene in Super 8, che spinge lo spettatore a scrutare i sentimenti del protagonista e la sua vicenda, avvalendosi anche di un montaggio che stravolge con continui rimandi l’andamento lineare proprio del romanzo.
Magicamente anche lo spettatore adulto partecipa delle inquietudini di Alex, segno che le afflizioni esistenziali non ci abbandonano mai, inseguendoci durante tutto l’arco della vita.
Presentato all’ultimo Festival di Cannes il film ha ottenuto il premio speciale della Giuria, ed è ora nelle nostre sale mentre negli Stati Uniti ha faticato a trovare un’adeguata distribuzione e uscirà in un numero limitato di copie soltanto a marzo. Da vedere.

Nelle sale dal 7 dicembre distribuito da Lucky Red in 70 copie.

Curiosità:
*
Gli interpreti del film sono tutti skater di età compresa tra i 14 e i 16 anni. Il casting è stato pubblicizzato sui fumetti, nei parchi per appassionati di skateboard, alla radio e su internet. Si sono presentati 3000 ragazzi di Portland. Van Sant ne ha scelti una dozzina e il giovane Gabe Nevins (viso d’angelo con una frangia bionda, una t-shirt troppo larga e un paio di jeans a vita bassa) per il ruolo principale di Alex.

Links utili
http://www.luckyred.it/paranoidpark/
http://www.paranoidpark-lefilm.com/
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