Il termine Pororoca è derivato dal dialetto delle popolazioni indigene che abitano le regioni del basso Rio delle Amazzoni in Brasile e significa distruttore, grande boato, è un fenomeno che si crea con l’ incontro tra le acque dolci del Rio delle Amazzoni e le acque salate dell’ oceano.Questo fenomeno avviene periodicamente con il cambio delle fasi lunari principalmente nel periodo degli equinozi (febbraio- maggio, agosto -settembre) più intensamente con luna piena e crescente.
Tutta l’acqua del Rio delle Amazzoni che affluisce nell’ oceano, in quel periodo,rimane come compressa tra la foce del fiume e l’oceano, non mischiandosi perchè con densità diversa.
Quando la marea cresce e si scontra con questa acqua dolce si forma un’enorme onda largha chilometri , alta circa 4 metri e con una velocità che varia dai 20 ai 40 km/h che sale dentro il fiume.
Questa enorme onda ha una forza incredibile capace di sradicare alberi ribaltare imbarcazioni e modificare il letto del fiume, il terribile boato provocato dallo scontro delle acque può essere sentito una ora prima che l’onda arrivi e a pochi minuti del suo arrivo si crea un silenzo surreale segnale che il suo arrivo è imminete.
La popolazione che abita le regioni dove la Pororoca passa,sapendo già il periodo in cui avviene il fenomeno ,mettono al riparo le imbarcazioni e qualsiasi cosa che possa essere raggiunta dall’ onda. La Pororoca si manifesta in ben tre stati del Brasile, Amapà, Parà, Maranhao. Il fenomeno rappresenta anche una sfida per i surfisti extremi di tutto il mondo .Questa onda è la più lunga del mondo ,a differenza delle altre che durano pochi secondi e pochi metri la pororoca dura centinaia di chilometri. Il surfer che è riuscito a cavalcarla per più tempo è il brasiliano Serginho Laus, surfando senza fermarsi, per 36 minuti per un totale di 11,8 km , incredibile!!!.
Laus è un vero e proprio mito vivente per i surfisti della Pororoca ,oltre che scrivere un libro a riguardo organizza corsi e spedizioni per i coraggiosi surfers che vogliono affrontare la terribile onda.
fonte: viaggi-in-brasile.noiblogger.com
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