4 marzo 2010

Doping - sempre più positivi mentre la prevenzione non ha fondi

Come ogni anno, la Cvd, la commissione per il controllo sulla legge antidoping (376/2000) ha presentato al Parlamento il suo rapporto stagionale. I dati si riferiscono al 2008 e sono - secondo quanto riporta lo stesso Ministero della salute - preoccupanti. Molto preoccupanti perché, mentre il fenomeno doping cresce in ragione geometrica, come evidenziano le cifre sul mondo degli amatori e dei master, i due settori sui quali si è concentrata l'attività della commissione, i controlli diminuiscono di numero per i soliti problemi di taglio di fondi e contemporaneamente aumentano le positività. Positività gravi, pesanti: fatte di anabolizzanti e ormoni principalmente, cioè il doping più duro e crudo. In poche parole: una situazione allarmante perché parliamo della fascia di praticanti più numerosa dello sport nostrano (sono milioni gli amatori nelle varie discipline), il vero "mercato" del doping, come prova la pioggia di sequestri fatta registrare anche in questa stagione dalle forze dell'ordine: Nas, Polizia, Guardia di Finanza, ecc.

La Commissione lamenta il taglio di fondi. Non ce la fa più ad andare avanti. Si fa riferimento a decurtazioni dell'ordine del 20%, che - recita il rapporto al Parlamento - "si vanno ad aggiungere a quella operata nell'esercizio finanziario corrente ammontante ad un ulteriore 30%". Come dire che la Cvd non è più in grado di "garantire neppure il minimo delle attività di prevenzione, contrasto, ricerca e informazione sul fenomeno doping, proprio nel momento in cui si stanno ottenendo i primi tangibili risultati in termini di interventi e di maggiore conoscenza della preoccupante diffusione del doping soprattutto nello sport amatoriale".

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