1 aprile 2010

Jaylin Fleming - ha 10 anni il nuovo fenomeno del Basket americano

Un metro e mezzo di puro talento su cui in molti sono pronti a scommettere. Jaylin Fleming, 10 anni appena, sarà la futura stella del basket made in Usa, come Messi per il calcio, o Phelps per il nuoto. I college e le università americane, quando il giovane prodigio crescerà, faranno a gara per poterlo schierare tra le proprie fila nel campionato NCAA.

E, una volta compiuti i 18 anni, si apriranno anche le porte dell'olimpo a stelle e strisce, col draft NBA. Intanto Jaylin ha già puntati addosso gli occhi di osservatori e media. Il Chicago Tribune, giornale della città natale del bambino, parla ampiamente di lui, proiettandolo già in un futuro da campione. Del resto sul cestista in erba si sono sbilanciati esperti del settore come Roger Hinds, preparatore atletico dei New York Knicks di Danilo Gallinari.

"Non ho mai visto un ragazzino come questo" le parole di un addetto ai lavori che calca i parquet dell'NBA da 17 stagioni. E anche gli scout delle maggiori università americane sono concordi nel ritenere il giovane Fleming come "il migliore mai visto alla sua età". In attesa di crescere, e magari spiccare il volo verso il mondo del professionismo, Jaylin frequenta assieme al fratello minore Jerico le elementari al Beasley Academic Center di Chicago, nell'Illinois.

Dalla stessa scuola è uscito un certo Derrick Rose, playmaker che nel draft NBA del 2008 è stato chiamato dai Chicago Bulls come prima scelta assoluta. Lo stesso Rose è rimasto letteralmente senza parole vedendo giocare Jaylin la scorsa estate nel corso di un campus: "Questo ragazzino è piu' forte di me, è una cosa pazzesca. Il suo talento è unico nel suo genere. Ragazzi della sua età raramente fanno certe cose, si muove come se fosse un adulto".

Merito anche di due mani oversize per un bambino di 10 anni. "Quando è nato tutti i medici le hanno notate - ha spiegato il padre di Jaylin, John Fleming - Sapevo che aveva qualcosa di speciale, ma non sapevo cosa. A lungo mi sono chiesto cosa avrebbe fatto con quelle mani". Poi, quando lo ha visto con una palla a spicchi, ha capito: "Jaylin è nato per giocare a basket". "Ma sono solo un ragazzo umile che sta cercando di raggiungere un obiettivo" ribatte il giovane prodigio che, seguito da mamma Kafi, non dimentica l'importanza dei libri, anche quelli sacri. Tutte le sere dedica infatti due ore ai compiti, mentre ogni giovedì studia la Bibbia. E se Chicago crede davvero di aver trovato l'erede di Michael Jordan, dovrà pregare per non lasciarselo sfuggire.

fonte: SKY Sport
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