10 aprile 2010

Un secolo di storia nel libro 'Inter la dinastia'

Un secolo fa - il 10 aprile 1910 - nasceva a Buenos Aires l'uomo che avrebbe marchiato a fuoco la storia del calcio italiano e fatto innamorare dei colori nerazzurri intere generazioni di appassionati del pallone. Alla vigilia del centenario della nascita di Helenio Herrera, un libro racconta l'epopea della società milanese a partire dall'incontro tra il tecnico argentino e la famiglia Moratti: un'epopea che promette di vivere nuovi capitoli. 'Inter la dinastia. I Moratti da Herrera a Mourinho' è il titolo del volume scritto da Tommaso Pellizzari per raccontare l'intreccio tra una famiglia e una squadra divenuta leggendaria, negli anni '60, con Angelo Moratti ed Herrera, e tornata scintillante, nel primo decennio del duemila, con Massimo Moratti e Roberto Mancini, prima, e José Mourinho, ora. Un allenatore - quello portoghese - quasi speculare al Mago per carisma, forza polemica e autostima, oltre a competenza calcistica, capacità di persuasione e l'abilità di giocare con il mondo dei media.
"Ricordo bene Helenio Herrera - ha osservato a margine della presentazione del libro, Bedy Moratti, sorella del presidente Massimo -: era un grande personaggio. Non so se lui e Mourinho siano simili ma di sicuro Mourinho lo ricorda nella tempra vincente".
In una serata dedicata ai paralleli tra i protagonisti della famiglia Moratti e quelli della panchina nerazzurra, nitido il commento di Sandro Mazzola, bandiera ai tempi del Mago ed ex dirigente interista. "Quando Herrera arrivò in Italia - ha argomentato Mazzola - cambiò completamente sistema di allenamento mettendo subito in campo il pallone e poi amava sostenere che 'prima si allena la testa e poi le gambe'. A mio avviso i sistemi di allenamento di Mourinho sono simili, anche lui ha riportato il pallone e poi ci sono altre similitudini come il rapporto con i media. Mourinho ha un carattere molto forte ed è attento a tutto come il Mago e - ha chiosato - lo ricorda moltissimo per avere riportato in squadra il prendersi le proprie responsabilità e su questo il gruppo lo ha sposato".
Autore di un libro che, oltre a ripercorrere la storia interista, presenta anche un parallelo tra la Milano e l'Italia di cinquant'anni fa e quella di oggi, Pellizzari non manca di ricordare il rapporto d'affetto tra la famiglia Moratti e l'Inter, una passione che dura da quasi mezzo secolo. "È un luogo comune - ha precisato - che l'Inter sia un giocattolo per i Moratti. Non è un gioco - ha aggiunto - ma una cosa dannatamente seria come tutte le cose di famiglia. È una cosa loro - ha concluso - ma anche degli altri, un distributore di felicità".

fonte: ANSA
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